VENEZIA – I militari della Stazione alle porte di Mestre, nel corso di uno dei numerosi servizi predisposti per il contrasto ai reati predatori e microcriminalità in genere nelle aree più sensibili del territorio, hanno tratto in arresto C.A., 52enne del posto.
I Carabinieri infatti hanno dato corso ad un’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale veneziano nei suoi confronti, che ne ha disposto la cattura e la traduzione in carcere, dopo che gli stessi militari avevano più volte segnalato alla Magistratura i comportamenti vessatori posti in essere dall’uomo nei confronti della ex moglie.
Rintracciato in centro a Spinea, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto e condotto prima presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri per le attività del caso, al termine delle quali, è stato definitivamente tradotto presso il carcere di Venezia, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Il secondo arresto è avvenuto a Mirano, dove a finire in carcere è stato G.A. classe 1979, originario da fuori Regione ma domiciliato in città, colpito da misura detentiva a seguito di condanna definitiva a quasi due anni per “riciclaggio”, “furto” e “detenzione illegale di armi” commessi in Provincia per tuto il 2015.
I Carabinieri della Stazione di Mirano hanno provveduto al suo arresto su ordine della Magistratura veneziana traducendolo in carcere.