VENEZIA – Nell’estate 2021, per la prima volta da molti anni, fino all’8 agosto non si sono registrati in Veneto episodi di superamento diffuso della soglia di informazione dell’ozono. Tale limite è stato infatti superato quest’anno solo in maniera occasionale e localizzata (22 ore totali), interessando complessivamente 6 delle 23 stazioni ARPAV che misurano questo inquinante. A titolo di confronto nel 2020 a fine luglio erano stare registrate 132 ore di superamento della soglia di informazione, rilevate in 14 delle 23 centraline di misura di questo inquinante.
I livelli di ozono relativamente bassi registrati fino ad oggi sono legati per lo più alla situazione meteorologica di questi ultimi mesi. Di fatto, tra giugno e luglio, le condizioni meteorologiche sono state tali da sfavorire sulla regione il verificarsi di ondate di calore significative. Infatti, sebbene in alcune giornate le temperature siano risultate superiori alla media del periodo, la frequente alternanza tra condizioni di tempo stabile e condizioni di instabilità, con annuvolamenti e precipitazioni, ha impedito che le temperature e il soleggiamento risultassero elevate per più giorni consecutivi e di conseguenza ha fortemente ridotto la possibilità di raggiungere valori elevati di ozono.
Per i prossimi giorni, fino a Ferragosto, è prevista l’espansione di un promontorio anticiclonico sul Mediterraneo, ed il progressivo aumento delle temperature, anche se in montagna permarrà il rischio di rovesci o temporali pomeridiani. Pertanto in questa fase sarà favorita la formazione di ozono troposferico, le cui concentrazioni, almeno localmente, potranno anche superare la soglia di informazione.
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