NOALE (VE) – Nel pomeriggio di ieri 3 maggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mestre in “trasferta” nella città dei Tempesta, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio V. J. albanese classe 1997, domiciliato in una frazione di Noale, irregolare e pregiudicato.
Era da diversi giorni che i Carabinieri stavano monitorando un obiettivo segnalato attorno alle due piazze e alla famosa “rocca” con relativo parco; evidentemente l’allentamento delle restrizioni ed una parvenza di “movida” almeno fino al coprifuoco serale ha dato la stura a nuovi appetiti, anche quelli poco legali sugli stupefacenti. Osservazioni e pedinamenti hanno consentito di individuare e seguire i movimenti di quello che sembrava il pusher, uno straniero che si muoveva con circospezione, anche in questi tempi di limitata libertà. Ieri pomeriggio è scattato il blitz. I Carabinieri dopo aver seguito lo straniero per tutto il giorno percepiscono nettamente che l’uomo è in procinto di effettuare una cessione involucro/denaro e sospettando la natura del bene acquistato hanno bloccato il sospetto spacciatore.
L’uomo, di corporatura molto slanciata ed atletica, tentava la fuga a piedi, con uno scatto simile al migliore Bolt, disfandosi contemporaneamente di un involucro, subito recuperato dai Carabinieri.
L’inseguimento proseguiva per le strade cittadine, fino a quando l’albanese – braccato dai militari – decideva di scavalcare la recinzione un cantiere edile, con gli operai al lavoro, mettendosi di fatto in trappola e venendo alla fine bloccato ed arrestato.
La perquisizione personale dello straniero, unita a quella del domicilio, facevano saltare fuori quasi 70 grammi di Cocaina, confezionati in distinti “ovuli” pronti per la cessione al tossicodipendente di turno.
Un micro-spacciatore, quindi, ma molto attivo in una delle zone che attraggono di più i giovani – insieme alla Piazza di Mirano – alla ricerca di un po’ di svago nei locali più alla moda.
Per il pusher straniero, dopo le formalità di rito e proprio in considerazione della sua propensione allo micro/spaccio e soprattutto alla fuga, è stato dichiarato l’arresto e la messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.