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ARPAV: Primo weekend di maggio all’insegna dell’instabilità con frequenti rovesci anche temporaleschi

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VENEZIA – In questi ultimi giorni, tra venerdì 30 aprile e domenica 2 maggio, il Veneto è stato interessato dal passaggio di alcuni impulsi moderatamente perturbati associati ad un flusso di correnti in prevalenza umide sud-occidentali. Le condizioni atmosferiche sono risultate frequentemente instabili, con fasi soleggiate alternate a tratti caratterizzati da frequenti annuvolamenti, spesso cumuliformi e associati a rovesci anche temporaleschi, in alcuni casi anche intensi.

Già nel pomeriggio di giovedì 29 il transito di un primo modesto impulso ha favorito lo sviluppo di alcuni sistemi temporaleschi che hanno colpito soprattutto la pianura meridionale.
Nella successiva giornata di venerdì 30, il maggior soleggiamento e il conseguente rialzo termico diurno hanno reso maggiormente instabile l’atmosfera nelle ore pomeridiane favorendo la formazione di diversi rovesci e temporali. I fenomeni sono risultati a tratti intensi soprattutto lungo la fascia tra Prealpi e alta pianura, dove oltre alle forti piogge si sono registrate anche delle grandinate, ad esempio nel Veronese dove sono risultate localmente significative. Nella giornata, i quantitativi massimi di pioggia sono stati raggiunti nell’Alto Trevigiano con 40-60 mm circa.

Sabato primo maggio dopo una prima parte della giornata ancora in prevalenza soleggiata, dal pomeriggio sono ripresi i primi fenomeni di instabilità a partire dalle zone occidentali e montane, per l’avvicinamento di un fronte il cui passaggio si è completato nel corso della serata/notte tra sabato e domenica. In questa fase le precipitazioni sono risultate a tratti anche diffuse e consistenti soprattutto sulle zone centro-settentrionali della regione dove si sono raggiunte diffusamente cumulate di 20-40 mm fino a punte massime di 50 mm circa. Anche in questa fase si sono registrati forti rovesci anche temporaleschi.

Domenica 2 maggio dopo un’iniziale variabilità con schiarite anche ampie che hanno interessato soprattutto la pianura, si è sviluppata nuovamente una nuvolosità cumuliforme a partire dalle zone montane e pedemontane con nuovi piovaschi, rovesci e locali temporali che verso sera si sono estesi anche su parte della pianura. In questa giornata i quantitativi maggiori di pioggia sono stati registrati sull’Alto Trevigiano, con massimi di circa 50 mm misurati a Follina e Nogarolo di Tarzo.

Nei tre giorni, da venerdì 30 aprile a domenica 2 maggio, le precipitazioni complessive sono risultate quindi piuttosto consistenti sulle zone centro-settentrionali della regione con quantitativi totali di 20-40 mm circa sull’alta pianura e sulle Dolomiti, 40-70 mm su gran parte delle zone prealpine e pedemontane, fino a massimi di 70-120 mm circa sui settori orientali tra Prealpi Bellunesi e Pedemontana Trevigiana e un massimo assoluto di 150 mm in Cansiglio.

La tendenza prevista per i prossimi giorni

Nei prossimi giorni il tempo sulla regione rimarrà ancora variabile, almeno fino a venerdì, per l’influenza di un flusso di correnti occidentali a tratti cicloniche in quota. Sono previsti un paio di passaggi debolmente perturbati che potranno portare ancora delle precipitazioni sparse soprattutto mercoledì e venerdì, prima dell’affermazione di un promontorio di alta pressione che potrebbe garantire condizioni di maggior stabilità e un aumento delle temperature dal fine settimana.

FONTE: ARPA VENETO

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