venerdì, Novembre 22, 2024
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Venezia, inaugurata la nuova targa in memoria di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo

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VENEZIA – E’ stata inaugurata questo pomeriggio, sulla facciata laterale di Ca’ Loredan, la nuova targa in memoria di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo. Nata a Venezia, nel 1646, nel palazzo che oggi ospita la sede del Comune, si laureò il 25 giugno del 1678. La nuova targa sostituisce quella già esistente, ormai illeggibile perché consumata dal tempo e dalla salsedine. Realizzata in marmo di Trani, le scritte incise nel marmo e dipinte in tinta nera nella superficie incavata recitano così: “Qui nacque l’anno 1646 Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata nel mondo il 25-06-1678”. La scritta è la stessa di quella preesistente, ma è stata aggiunta la traduzione in inglese posta sotto a quella in italiano per favorirne la conoscenza al pubblico straniero.

Alla cerimonia, in rappresentanza dell’Amministrazione, sono intervenute la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e l’assessora al Patrimonio e Promozione del territorio, Paola Mar. Presenti anche l’assessora ai Servizi al cittadino, Laura Besio, una rappresentanza di consigliere comunali e il prof. Alessio Benedettelli, presidente e direttore artistico dell’associazione Festival Galuppi, promotore della installazione della nuova targa.

“Ringrazio il professor Benedettelli – ha detto Damiano – per aver proposto l’apposizione di questa nuova targa in onore di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, qui dove è nata e vissuta con la sua famiglia. E’ un momento che oggi assume un ulteriore e particolare significato perché onoriamo la Giornata internazionale della donna in ricordo di una grande donna veneziana che, con la sua storia, ha dato lustro alla città di Venezia in tutto il mondo. Una donna che con il suo coraggio, la sua caparbietà e determinazione rivoluzionaria è riuscita nel lontano 1678 a laurearsi divenendo la prima donna laureata al mondo. Un risultato che ha ottenuto grazie al sostegno di un uomo ammirevole, suo padre. Un riferimento doveroso, oggi, perché stiamo vivendo un anno difficile, che ha sconvolto l’esistenza di molti e occorre ricordare che le donne hanno pagato un prezzo altissimo. Il numero di femminicidi è aumentato in modo impressionante, sono già 12 quelli avvenuti dall’inizio dell’anno. Sono aumentate le violenze domestiche, ma anche dal punto di vista occupazionale i numeri non sono confortanti: secondo l’Istat ci sono 440mila lavoratrici in meno rispetto al dicembre 2020, questo è un aspetto che incide negativamente anche sul fronte della gestione familiare. Oggi – ha concluso la presidente del Consiglio – è quindi ancora più importante ricordare che gli uomini devono sostenere e supportare le donne, devono rispettarle sempre e comunque. E’ importante garantire le stesse opportunità e la stessa libertà di autodeterminazione, solo così forse raggiungeremo la parità di genere che tutti e tutte auspichiamo”.

Malala Yousafzai, Madre Teresa di Calcutta, Kamala Harris: sono le tre figure femminili citate dall’assessora Mar nel suo discorso. “Bisogna riportare l’istruzione al centro dell’attenzione, perché la crescita delle donne passa anche e soprattutto attraverso l’istruzione” ha spiegato soffermandosi sull’attivista pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, vittima di un attentato opera dei talebani e nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione. Poi l’invito alle consigliere richiamando la citazione di Madre Teresa di Calcutta ‘Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere’ e il richiamo alla vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris: “Noi oggi siamo qui perché molte donne prima di noi hanno combattutto per questo, non dobbiamo fermarci e portare avanti il nostro ruolo – ha detto sottolineando l’importanza e la necessità di fare rete – Esercitare una carica istituzionale è anche la responsabilità di rappresentare chi non ha potuto farlo, dobbiamo sentire il carico di dover riuscire a concedere alle generazioni future di fare ancora meglio”. Nel sottolineare il ruolo e l’impegno femminile nelle istituzioni Mar ha ricordato anche Tiziana Lippiello, prima rettrice donna dell’Università Ca’ Foscari.

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