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Dall’11 febbraio la Collezione Peggy Guggenheim riapre al pubblico le sale di Palazzo Venier dei Leoni

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VENEZIA – Dopo 98 giorni di chiusura, a partire dall’11 febbraio la Collezione Peggy Guggenheim riapre finalmente le porte al pubblico i giovedì e i venerdì dalle 10 alle 18. L’accesso sarà esclusivamente su prenotazione online, effettuabile sul sito guggenheim-venice.it, e sarà contingentato per fasce orarie nel rispetto della normativa per il contenimento del Covid-19. I soci e i visitatori che hanno diritto all’ingresso gratuito potranno prenotare il proprio ingresso scrivendo a prenotazioni@guggenheim-venice.it, specificando giorno e fascia oraria. Il Museum Shop esterno, che si trova lungo la fondamenta che porta all’ingresso del museo, sarà aperto il giovedì, il venerdì e il sabato dalle 10 alle 18.

Siamo felici di poter tornare ad accogliere i visitatori nelle sale di Palazzo Venier dei Leoni” afferma la direttrice Karole P. B. Vail “Riapriamo perché la Collezione torni ad essere un luogo di incontro e uno spazio di “liberta” per una comunità che ha bisogno di quella ispirazione, dialogo e scambio che l’arte sa stimolare. In tal modo il museo adempie alla sua funzione sociale in quanto spazio inclusivo, accessibile dove la conoscenza del passato diventa riflessione e spunto per costruire il nostro presente e il nostro futuro. Questa apertura è senz’altro un invito ai nostri concittadini, ai veneti, e naturalmente ai nostri affezionati soci e sostenitori, che hanno dimostrato anche nel corso di questa seconda, lunga chiusura la loro vicinanza e supporto, nell’attesa che anche il pubblico italiano e internazionale possa ricominciare a viaggiare”.

La riapertura è dunque un’ottima occasione per tornare a visitare i capolavori della collezione permanente o scoprire per la prima volta i grandi maestri che hanno scritto la storia dell’arte del XX secolo. La visita si svolgerà in un’atmosfera calma e riflessiva, che permetterà al pubblico di porsi in ascolto dell’arte, in contatto diretto con la magia enigmatica delle tele di René Magritte, il mistero assoluto delle opere di Jackson Pollock, o ancora di immergersi nei colori avvolgenti delle opere di Gino Severini e Grace Hartigan, nelle tonalità accese delle grandi tele di Tancredi Parmeggiani e perdersi nel gesto possente dei lavori di Emilio Vedova.

Nel corso di questi mesi di chiusura, la Collezione Peggy Guggenheim ha continuato a dialogare a distanza con il proprio pubblico grazie alle molte attività social e digital, come il corso online di storia dell’arte “L’Arte è Vita” e i workshop del progetto per gli under 25 “SuperaMenti”, ideato dal museo insieme a Swatch Art Peace Hotel.

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