venerdì, Novembre 22, 2024
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A Veritas il premio “Lucia Bartolini” della Città Metropolitana per la resilienza durante il Covid

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Organizzato dalle Consigliere di parità di Venezia e della Provincia di Rovigo

VENEZIA – Assegnato a Veritas il premio intitolato a Lucia Bartolini – magistrata veneziana prematuramente scomparsa – organizzato dalle Consigliere di parità della Città metropolitana di Venezia e della Provincia di Rovigo con il patrocinio di Confindustria di Venezia e Rovigo, Unioncamere Veneto e Veneto lavoro.

Il premio è diviso in due sezioni: una riservata ad aziende ed enti che valorizzano le buone pratiche di miglioramento della partecipazione femminile in ambito lavorativo e nel livello decisionale; l’altra per identificare le azioni destinate a ridurre gli effetti del Covid sulla produttività aziendale e sulle condizioni di vita e di occupazione del personale.

Questo riconoscimento (che sarà virtualmente consegnato venerdì 22 gennaio visto il perdurare della pandemia) è stato assegnato a Veritas per le politiche di prevenzione, organizzative e operative messe in atto in epoca di Covid nei confronti del personale (quindi dell’utenza), peraltro senza chiudere uffici o interrompere servizi, tranne Ecocentri, Ecomobili e alcuni servizi di sportello in presenza durante il lockdown di primavera.

In pratica, Veritas è stata premiata proprio per la capacità di resilienza dimostrata in occasione della pandemia, che ha visto mantenere i servizi di raccolta e smaltimento, incrementando le sanificazioni e tutti i servizi non interrompibili, compresi quelli cimiteriali.

Dovendo gestire servizi pubblici essenziali e non interrompibili, al primo manifestarsi dell’emergenza, Veritas ha impostato un protocollo speciale, identificando i profili dei lavoratori in grado di sostituire i colleghi che dovessero essere sospesi o limitati nell’attività.

Contemporaneamente, è stato messo in sicurezza il personale operativo (attraverso prassi e attrezzature di protezione) e sono stati posti in smart working tutti i dipendenti in grado di lavorare da casa, comunque la minima parte rispetto alle circa 3.000 donne e uomini, che per oltre 2.400 sono tecnici e operai.

Infine è stato redatto e approvato un piano di riposizionamento da parte degli organi societari – tra cui il Comitato di Controllo analogo formato dai 45 Sindaci e assessori dei Comuni nei quali Veritas assicura il servizio – necessario per adeguare alla pandemia l’organizzazione e i servizi.

Dirigenti e Quadri hanno donato all’azienda 326 giorni di ferie, il cui equivalente economico è confluito in un Fondo di solidarietà utilizzato per integrare al 100% lo stipendio di chi era stato posto in cassa integrazione.

Importante, anche per la velocità con la quale stato adottato, il protocollo di sicurezza sottoscritto con le organizzazione sindacali e aggiornato nel corso dei mesi successivi alla luce delle nuove norme, ad esempio con l’obbligo per i dipendenti di sottoporsi a tampone rinofaringeo aziendale al rientro da ogni assenza per malattia. Un ulteriore sforzo è stato fatto per non interrompere la formazione dei lavoratori sulla sicurezza, rispettando le misure anticontagio.E’ stata infine attivata una linea di comunicazione interna riservata ai problemi e alle norme da adottare a causa del Covid utilizzando mail, bacheche, spot video, notiziari giornalieri, il canale aziendale Telegram e un sito intranet dedicato.

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