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Il bilancio 2020 delle attività della Polizia di Frontiera: attività in flessione ma sempre costante ed incisiva

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VENEZIA – L’attività della Polizia di Frontiera di Venezia per l’anno appena trascorso, non può che tenere conto che il 2020 è stato un anno che rimarrà indelebile nella memoria collettiva per l’exploit improvviso dell’emergenza epidemiologica SARS-COVID19 che ha stravolto repentinamente tutti i contesti socio-economici mondiali.

Il trasporto aereo, è stato e continua ad essere uno dei settori più colpiti dalla pandemia, avendo subito un progressivo e considerevole taglio di voli a seguito dell’avvicendarsi in maniera progressiva dei diversi lockdown che hanno interessato la quasi totalità degli Stati Nazionali limitando, e in alcuni casi vietando, gli spostamenti di passeggeri.

Nello specifico, l’Aeroporto Marco Polo di Venezia ha registrato un calo del 75% dei passeggeri rispetto all’anno precedente provocando (di riflesso) una flessione dell’attività istituzionale della Polizia di Frontiera Aerea per cui il calo del numero di arresti e respingimenti in termini proporzionali rispetto all’anno 2019 ha determinato una variazione negativa di circa il 60%.

Nonostante questa flessione, l’attività della Polizia di Frontiera ha continuato ad essere costante e incisiva, contribuendo a sovrintendere anche al rispetto delle limitazioni e obblighi derivanti dai D.P.C.M. e ordinanze dei Ministri della Salute e dei Trasporti. 

Da marzo 2020 sono stati svolti controlli e verifiche degli spostamenti internazionali e non, in aderenza alla normativa emergenziale anti Covid19, sono state ritirate nel solo mese di dicembre 10060 autocertificazioni le cui verifiche hanno determinato denunce penali e sanzioni amministrative specifiche nei confronti dei trasgressori delle norme in materia.

Di pari passo si è continuato a contrastare regolarmente i reati tipici di frode documentale, furto nonché a dare esecuzione a diversi ordini di carcerazione emessi dall’Autorità Giudiziaria.

L’anno 2020 si è concluso inoltre con l’implementazione di servizi di vigilanza in coincidenza dell’arrivo presso lo scalo aereo delle dosi del Vaccino anti Covid-19 in distribuzione presso gli ospedali del circondario.

Anche nel versante portuale, si è registrato un calo considerevole di passeggeri, infatti la pandemia ha portato ad azzerare quasi completamente il trasporto crocieristico (-99,7%), mantenendo invariato il traffico commerciale.

L’attività della Polizia di Frontiera Marittima, nell’ambito dell’emergenza epidemiologica COVID 19, è stata effettuata con modus operandi analogo a quello aereoportuale ossia controllando e verificando gli spostamenti dei passeggeri in sbarco e imbarco e contrastando il fenomeno dell’immigrazione illegale.

Si è inoltre dato esecuzione a provvedimenti e ordini di carcerazione pendenti in capo a soggetti rintracciati sempre in tale ambito. 

Da tale attività tendente a garantire il regolare svolgimento del traffico aereo e marittimo, nonché la sicurezza e la salute dei viaggiatori, nel periodo compreso dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020, sono scaturiti i seguenti risultati:

  • 35 persone arrestate;
  • 116 persone denunciate in stato di libertà;
  • 224 stranieri respinti alla frontiera;
  • 46 documenti contraffatti sottoposti a sequestro;
  • 56 Sanzioni per violazioni amministrative;
  • 16 stranieri irregolari riammessi in territorio estero;
  • 726.306 persone identificate sulla linea confinaria.

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