VENEZIA – Dalla metà della scorsa settimana, a causa del tempo stabile e della scarsa ventosità, è in atto su tutto il Veneto una situazione di bassa dispersività degli inquinanti atmosferici. Di conseguenza anche i livelli di PM10 sono andati aumentando giorno per giorno, facendo scattare già lunedì livelli di criticità 1 in diverse zone della regione. Questa tendenza è continuata fino a ieri quando si sono registrati superamenti del valore limite giornaliero del PM10 in tutte le centraline della rete, ad esclusione di quelle situate in Val Belluna e nella zona montana. Le stazioni di pianura hanno misurato concentrazioni dai 60 ai 112 µg/m3.
Questa situazione di scarsa qualità dell’aria sta, tuttavia, per mutare, a causa dell’arrivo di un modesto impulso perturbato dall’Europa settentrionale, tra la giornata di oggi, giovedì 24 dicembre, e domani.
Attualmente la pressione è in calo: la regione è interessata dalle prime precipitazioni sparse, di debole o modesta intensità, e da qualche temporaneo moderato rinforzo dei venti. Venerdì 25 dicembre, il tempo sarà perturbato con precipitazioni sparse, più consistenti rispetto a giovedì; a partire dalle ore centrali è atteso anche un rinforzo dei venti da nord-est, che favorirà un buon rimescolamento. Inoltre, il progressivo calo termico, che si verificherà a partire dall’alta quota, favorirà l’attenuazione dell’inversione termica. Quindi, già da giovedì, le condizioni meteorologiche favoriranno una diminuzione delle concentrazioni di polveri sottili e, venerdì, sarà netto il ricambio di massa d’aria.
Per questo motivo, fino a lunedì compreso, come da disposizioni contenute nell’accordo di Bacino Padano, non vengono attivati i livelli di criticità superiori a quelli in vigore ad oggi, mantenendo di fatto la situazione identica a quella di lunedì scorso, tranne per la zona di Badia Polesine, che avendo registrato 2 giorni consecutivi sotto il limite, ritorna al livello di criticità 0.