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Fondazione Prada presenta “Human Brains”, un progetto multidisciplinare dedicato agli studi del cervello

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MILANO – Si è svolta oggi alla Fondazione Prada la conferenza stampa di presentazione del progetto “Human Brains”, un programma di mostre, convegni, incontri pubblici e attività editoriali previsto tra novembre 2020 e novembre 2022. Il progetto è stato presentato in live streaming da Giancarlo Comi, Presidente del Comitato scientifico “Human Brains”, Massimo Cacciari, componente del Comitato scientifico e Chiara Costa, Head of Programs di Fondazione Prada.

“Human Brains” è il risultato di una complessa ricerca sviluppata in collaborazione con un comitato scientifico, presieduto da Giancarlo Comi e costituito da ricercatori, medici, psicologi, linguisti, filosofi, divulgatori e curatori come Jubin Abutalebi, Massimo Cacciari, Viviana Kasam, Udo Kittelmann, Andrea Moro e Daniela Perani.

Come afferma Miuccia Prada, Presidente della fondazione, “ho pensato a questo progetto per anni e ora siamo pronti a impegnarci in questa direzione, grazie al sostegno di un gruppo di filosofi, scienziati e ricercatori che formano il Comitato scientifico di ‘Human Brains’. Durante i venticinque anni di attività di Fondazione Prada ho sempre voluto lavorare su questioni rilevanti della cultura contemporanea. Questo progetto dedicato alle neuroscienze è forse tra i più importanti concepiti finora. Per un’istituzione come Fondazione Prada nata da un interesse per le arti visive, occuparsi di scienza è una sfida, in quanto dovrà dare voce e forma alle idee dei ricercatori. Il dialogo che si concretizza in ‘Human Brains’ sottolinea l’importanza della collaborazione nel dare valore e diffondere discipline e ricerche fondamentali per il nostro presente.”

Questa nuova iniziativa pone al centro il cervello, organo unico per la complessità delle funzioni che esprime, fondamentali per la caratterizzazione dell’essere umano. L’ambito dell’esplorazione sarà molto ampio e investirà vari campi: dalla neurobiologia alla filosofia, dalla psicologia alla neurochimica, dalla linguistica all’intelligenza artificiale fino alla robotica. Il cervello sarà analizzato da un punto di vista anatomo-funzionale, ma una grande attenzione sarà dedicata anche all’invecchiamento del cervello e alle malattie neurodegenerative.

Come sostiene Giancarlo Comi, Presidente del Comitato scientifico di “Human Brains”, “il percorso della comprensione dei meccanismi che consentono al nostro cervello di produrre il pensiero e provare emozioni, realizzare opere mirabili, ha radici lontane nel tempo, ma ha avuto un’incredibile accelerazione negli ultimi cinquanta anni grazie alla scienza. ‘Human Brains’ vuole partire da queste radici e proiettarsi nel futuro utilizzando il metodo scientifico, con un approccio allo stesso tempo rigoroso ma aperto, consci che non a tutte le domande si può dare una risposta.”

“Human Brains” è un progetto che vuole sperimentare nuove modalità di collaborazione e dialogo tra scienziati e altri studiosi e testare formati innovativi di comunicazione verso un pubblico eterogeneo e internazionale.

La prima fase di “Human Brains” è rappresentata dal convegno online “Culture and Consciousness” che si terrà dal 9 al 13 novembre 2020 su una piattaforma interattiva, collegata al sito web di Fondazione Prada. Sarà strutturato in cinque discussioni quotidiane focalizzate sullo studio della coscienza nell’ambito delle neuroscienze.

Come sottolinea Massimo Cacciari, componente del Comitato scientifico di “Human Brains”, “la definizione di coscienza in termini neurobiologici è abbastanza semplice: insieme di processi nervosi che consentono a un individuo di percepire il mondo interno ed esterno. Come però un insieme di processi che vedono coinvolto il cervello nella sua totalità possa trasformarsi nell’io autocosciente di Jasper, cosciente della sua unità e di essere in antitesi con il mondo esterno e con gli altri, rimane una delle questioni centrali dell’uomo. Una tematica così complessa non può che essere affrontata da punti di vista diversi ed è ciò che faremo con il convegno ‘Culture and Consciousness’.”

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