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Caos Giudici di Pace, a Venezia per una sentenza si attendono anche cinque anni

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L’appello di Adico ai candidati “locali” per le politiche: “gli eletti si facciano carico di questo grave disservizio” 

VENEZIA. Un anno per una udienza, cinque anni per una sentenza, due anni per l’emissione di un decreto ingiuntivo. A Venezia l’attività dei Giudici di Pace è praticamente ferma per l’endemica carenza di organico (attualmente i giudici sono due di cui uno a mezzo servizio) aggravata dall’accorpamento degli uffici di Mestre con quelli del centro storico. Una situazione a dir poco insostenibile, secondo l’Adico, che assiste molti soci in attesa di presentarsi davanti al giudice o di riceverne il pronunciamento spesso per contenziosi condominiali o multe stradali. Così l’associazione dei consumatori lancia un appello ai candidati veneziani per le elezioni politiche del 25 settembre perché, se eletti, si facciano carico di questo grave problema che sta provocando disagi e malumori fra i cittadini coinvolti.

“A Venezia la situazione è sempre stata critica anche quando i Giudici di Pace erano cinque – afferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. C’è stato un periodo in cui fioccavano i ricorsi contro le multe delle zone a traffico limitato e le udienze venivano fissate dopo mesi, pur essendoci cinque giudici. Figuriamoci cosa sta succedendo adesso che i giudici sono due. Chiediamo un impegno diretto e concreto da parte di chi dopo il 25 settembre siederà in Parlamento e potrà intercedere con il Ministero di Grazia e Giustizia. Anche gli avvocati veneziani, da quanto ci risulta, sono in grande difficoltà per questo evidente disservizio”.

I giudici di pace, com’è noto, svolgono un ruolo fondamentale proprio per smaltire il lavoro dei Tribunali, sempre più oberati. Queste figure, infatti, si occupano di risolvere cause con azioni conciliative. Ciò significa che le azioni civili e penali di loro competenza sono di tipo minore, ovvero cause che possono essere risolte in via stragiudiziale. In ambito civile, un giudice di pace è competente per le cause relative a beni mobili di valore non superiore ai 5mila euro mentre per quanto riguarda il penale, si occupa di tutti quei reati che non richiedono detenzione ma il pagamento di una multa.

Per quanto ci riguarda – conclude Garofolini – portiamo innanzi al Giudice di Pace i proprietari di case in lite con i propri inquilini o con l’amministratore ma soprattutto gli automobilisti che contestano sanzioni stradali. Molti anche i decreti ingiuntivi. Stiamo parlando dunque di questioni per così dire minori per le quali le persone coinvolte si aspetterebbero una rapida risoluzione. Invece a Venezia si rischia di attendere anche cinque anni la sentenza magari per un passaggio non autorizzato in zona a traffico limitato”.  

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