Adico: “il problema sussiste da un anno e mezzo in diversi appartamenti del sestiere”. Appello al Comune e alla Rai
VENEZIA – In alcune zone del sestiere di Castello a Venezia vedere la televisione dopo le sette di sera è un’impresa. Da quell’ora, infatti, in molte case, soprattutto nella zona della “Bragora”, non si vedono i canali della Rai e, qualche volta, anche quelli di Mediaset. Risultato? Molte famiglie devono rinunciare ai loro programmi preferiti o, ancor peggio, perdono il finale di un film per le misteriose bizze delle proprie tv, a causa di un problema che perdura da un anno e mezzo e che nessuno è riuscito finora a risolvere e a capire. A segnalarci il disservizio sono diversi soci veneziani che abitano nell’area di via Garibaldi e che hanno deciso di farsi assistere dalla nostra associazione per individuare una soluzione definitiva a questo inghippo.
“I soci di Castello ci hanno contattato dopo aver visto il nostro intervento a favore di alcune famiglie di Marcon che vivono una disavventura simile da una decina di giorni – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. In quel caso temiamo che il problema sia legato al potenziamento di un ripetitore piazzato vicino alle case. Qui invece non sembrano esserci interferenze di questo tipo e anche le antenne delle televisioni non sarebbero guaste, dato che i residenti hanno contattato un antennista che non ha rilevato danni di alcun tipo. Cosa sta succedendo, dunque, a questi apparecchi di Castello e, da quanto ci viene riferito, pure ad alcune televisioni del Lido?”.
I cittadini in questi mesi hanno anche provato a scrivere e a contattare la Rai, non ricevendo alcuna risposta in merito. Così, prosegue Garofolini, “ora proveremo noi a smuovere un po’ le acque nella speranza di capire da dove possa derivare il problema e come risolverlo. La vicenda ha sicuramente contorni inquietanti perché se esiste qualche interferenza che da una certa ora oscura i canali Rai, e non solo, delle famiglie di Castello, non è certo una circostanza rassicurante al di là del disservizio in sé. Proveremo a scrivere sia al Comune che alla Rai, fermo restando che serve un monitoraggio tecnico per individuare la problematica”.