Garofolini: “l’importo in fattura è più del doppio rispetto allo scorso anno. Ci sono anomalie”
SALZANO – Mille euro di pensione di reversibilità, 1.170 euro di gas per 35 giorni di fornitura. Fra i tanti casi di caro-bolletta segnalati all’Adico in queste ultime settimane, il più eclatante riguarda sicuramente R.T., 82enne di Salzano che vive in una abitazione di 50 metri quadrati e per sei giorni alla settimana sta fuori casa fino a sera, per aiutare la figlia in negozio. La vicenda – seguita dall’ufficio legale dell’associazione alla quale si è rivolta la figlia stessa per verificare la correttezza della fattura – contiene più delle altre aspetti allarmanti e anomali che fanno pensare a una speculazione travestita da ineludibili rincari. Vediamo. Come detto, la pensionata vive a Salzano in un appartamento di circa 50 metri quadrati. Nella casa ci sono un paio di radiatori e il termoconvertitore; il riscaldamento è autonomo, dunque. Il contratto iniziale, siglato nel 2019, prevedeva un costo di 0,28 euro per metro cubo di gas. Quindi, seguendo quelle tariffe, la donna avrebbe dovuto ricevere una bolletta da 189,28 euro visto che ha consumato 676 metricubi. Ma d’accordo, ci sono i rincari che dallo scorso luglio hanno fatto schizzare all’insù il costo dell’energia elettrica e del gas. Qui, però, non stiamo parlando di un prezzo raddoppiato o triplicato. Qui stiamo parlando di un incremento superiore al 500%. Tanto più che la donna, nello stesso periodo del 2021 con consumi pressoché identici (circa 600 metricubi) aveva ricevuto una fattura da 479 euro. “Di fronte a questi importi ci chiediamo se qualcuno non se ne stia approfittando – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Perché, va bene l’inflazione, ma qui ci sembra che il ritocco all’insù sia del tutto sproporzionato. Il nostro ufficio legale, infatti, sta verificando la correttezza della fattura il problema è che i fornitori, almeno quelli più “furbi”, si giustificheranno sempre allo stesso modo: ci sono i rincari. Nello specifico l’azienda, di cui per ora omettiamo il nome visto che non è l’unica a comportarsi così, non ha fornito alcuna risposta alla figlia della nostra assistita, che ha più volte chiesto lumi sulla bolletta incriminata”. La vicenda fotografa poi la drammatica realtà che sta travolgendo molti anziani e soprattutto molte anziane (che sono in numero nettamente superiore agli uomini): bollette con importi superiori alle pensioni. “Sappiamo che almeno sei anziani su dieci vivono con assegni inferiori ai mille euro lordi mensili – continua Garofolini -. Tanti hanno la “minima”, in molti possono contare solo sulla reversibilità. Bene: come fanno a pagare cifre che superano le proprie entrate economiche? Lo diciamo da settimane, la tensione sociale è alle stelle come l’inflazione. O interviene il governo in modo finalmente incisivo, non con sconticini di dieci euro che non servono a nulla ma con interventi concreti sulle imposte, o molte famiglie andranno in default con conseguenze nefaste per tutto il tessuto economico del territorio”.