Il Venezia esce dall’Olimpico con l’amaro in bocca, sconfitto per 2-1 dalla Roma dopo aver condotto per gran parte della gara. Un gol di Pisilli all’83’ spezza le speranze dei lagunari, che avevano saputo impensierire i giallorossi grazie alla rete del solito Pohjanpalo. La squadra di Di Francesco ha mostrato organizzazione e solidità, ma è stata punita dalla reazione finale degli uomini di Juric.
Pohjanpalo, ancora lui
ROMA – Fin dai primi minuti, il Venezia ha dimostrato di non essere venuto a Roma per fare da spettatore. L’approccio dei lagunari è stato coraggioso e determinato, con l’intento di sfruttare le occasioni in ripartenza e colpire una Roma che appariva vulnerabile dietro. Pohjanpalo, come sempre decisivo, è stato il terminale offensivo principale per Di Francesco, supportato da Oristanio e Busio, entrambi molto attivi nel creare spazi e occasioni.
Dopo alcune fasi interlocutorie e una buona organizzazione difensiva, il Venezia ha iniziato a trovare spazi importanti, soprattutto grazie alla brillantezza di Oristanio, pericoloso al 23′ con un colpo di testa che ha sfiorato il gol. Ma è stato Pohjanpalo, al 44′, a capitalizzare l’occasione più ghiotta: dopo un destro di Busio respinto dal palo, il bomber finlandese è stato rapidissimo a insaccare da pochi passi, portando meritatamente in vantaggio gli ospiti. Il Venezia ha persino sfiorato il raddoppio prima dell’intervallo, ma Svilar ha negato la gioia del secondo gol.
Roma in difficoltà, il Venezia regge
Nel secondo tempo, la Roma ha provato ad alzare il ritmo, ma il Venezia ha saputo tenere testa con intelligenza tattica e sfruttando ogni occasione per ripartire in contropiede. Al 59′, Oristanio ha avuto tra i piedi il pallone del possibile 2-0, ma il portiere giallorosso Svilar ha compiuto un miracolo con un intervento decisivo. Quell’occasione mancata avrebbe potuto indirizzare la gara in modo definitivo, ma i lagunari non sono riusciti a sfruttare la superiorità psicologica.
Il Venezia ha continuato a difendersi con ordine, concedendo poco alla Roma, che sembrava disunita e incapace di creare vere palle gol. La squadra di Di Francesco, però, ha commesso l’errore di abbassarsi troppo, permettendo alla Roma di prendere campo. Il pareggio dei giallorossi è arrivato al 75′, in modo fortuito, con un tiro di Cristante deviato da Busio, che ha beffato Joronen.
Il colpo finale di Pisilli
Nonostante il pareggio, il Venezia ha cercato di riorganizzarsi e di contenere la spinta finale della Roma, ma la beffa è arrivata su calcio piazzato. All’83’, sugli sviluppi di un angolo, il giovane Pisilli, entrato dalla panchina, ha trovato la deviazione vincente di testa, sorprendendo la difesa del Venezia. Una disattenzione che ha pesato come un macigno su una partita che sembrava ormai in equilibrio.
La squadra di Di Francesco ha tentato una reazione nel finale, ma il tempo non è stato sufficiente per raddrizzare il risultato. Il Venezia esce dall’Olimpico a testa alta, ma con la consapevolezza di aver sprecato un’opportunità importante contro una Roma non irresistibile.
Il Venezia esce con rammarico
Nonostante la sconfitta, il Venezia ha dimostrato di poter competere anche contro squadre di alta classifica come la Roma. La solidità difensiva, l’organizzazione tattica e la capacità di sfruttare le ripartenze sono stati elementi positivi, ma la mancanza di cinismo e la gestione delle palle inattive sono stati fatali. Di Francesco può essere soddisfatto della prestazione dei suoi, ma allo stesso tempo c’è grande rammarico per non aver portato a casa almeno un punto.
La strada è quella giusta, ma il Venezia dovrà essere più concreto e attento nei momenti chiave se vuole raggiungere la salvezza senza troppi patemi.
Tabellino
Roma-Venezia 2-1
Marcatori: 44’ Pohjanpalo (V), 75’ Cristante (R), 83’ Pisilli (R)
Venezia (3-5-2): Joronen; Candela (84’ Gytkjaer), Svoboda, Idzes; Zampano, Ellertsson (77’ Doumbia), Nicolussi Caviglia (77’ Andersen), Busio, Haps; Oristanio (77’ Crnigoj), Pohjanpalo (84’ Raimondo). All. Di Francesco.
Ammoniti: Idzes (V), Candela (V)
Arbitro: Abisso