VILLAFRANCA DI VERONA – Per il lancio della nuova GranTurismo, Maserati ha scelto il Museo Nicolis e le sue collezioni per le riprese del video training destinato alle concessionarie Maserati di tutto il mondo.
L’unicità e la conservazione delle sue collezioni hanno fatto del Nicolis l’ambiente ideale per ricostruire l’heritage e l’evoluzione storica del Tridente in dialogo con dettagli, modelli, motori ed elementi rari che compongono il percorso espositivo museale. Un intero piano si è trasformato in set ospitando le riprese del team di Maserati, dando al pubblico in visita l’opportunità esclusiva, nonché unica, di poter vedere dal backstage le Maserati contemporanee a confronto con la loro genealogia, in un parterre storico d’eccellenza.
Silvia Nicolis, Presidente del Museo, racconta: “E’ un grande onore per noi collaborare con un brand come Maserati, tutt’oggi ammirato in tutto il mondo. Essere stati scelti per questo progetto rappresenta un riconoscimento concreto del significato culturale del Museo e dei suoi valori” e aggiunge, “per poter scrivere il futuro è fondamentale partire dalle origini ed è un’immensa soddisfazione che le collezioni del Museo vengano considerate un valido strumento di ricerca e un interlocutore attivo nell’ampio panorama contemporaneo dell’automotive”.
In 75 anni di GT e più di 20 modelli realizzati, per il percorso di training Maserati ha scelto 5 vetture, le più iconiche:
la Maserati 3200 GT del 2000, la Maserati GranTurismo M145 del 2014 e le tre prestigiose auto del Museo Nicolis la Maserati A6 1500 del 1947, la 3500 GT del 1958 e la Ghibli 4700 del 1972 (le date si riferiscono agli anni di produzione dei cinque esemplari selezionati per questa attività).
Nell’assoluto equilibrio tra bellezza e funzionalità, la nuova GTpresenta linee arrotondate e forme continue, in sintonia con il tratto elegante e deciso del passato. Il team del Tridente ha pertanto deciso per questo video di ricostruire la storia del design GranTurismo per tracciarne le costanti e valorizzare al massimo il capolavoro di lusso, potenza, design e tecnologia che è l’ultimo modello GT e la prima vettura Maserati 100% elettrica.
https://www.maserati.com/it/it/modelli/granturismo
MASERATI A6 1500 by Pinin Farina, 1947
La prima Maserati stradale della storia. Nel gennaio 1940 l’azienda produttrice, acquistata qualche anno prima dall’industriale modenese Adolfo Orsi, fu trasferita nei nuovi stabilimenti di Modena. Lo studio di una vettura granturismo iniziò subito, ma venne bloccato dalla guerra. Nel 1947, la Maserati presentò il prototipo al Salone di Ginevra, un coupé con fari a scomparsa disegnato da Pinin Farina. La Maserati A6 1500 del Museo Nicolis è la seconda costruita e la prima vettura A6 Certificata Maserati Classiche; nel 1947 fu esposta dalla Carrozzeria Pinin Farina alla 1° Mostra della Carrozzeria Italiana al Palazzo della Triennale di Milano. Rispetto al prototipo, presenta alcune differenze estetiche come i fari, il doppio vetro laterale, il lunotto, l’andamento della coda. Di particolare eleganza lo schema colori: la nuance champagne in raffinato contrasto con il rosso vivo delle prese d’aria laterali. Nel 1950 la vettura venne esportata in Argentina. Rientrata in Italia alla fine degli anni ‘70, nel 2007 fu acquistata da Luciano Nicolis, fondatore del Museo e grande collezionista, scomparso nel 2012, che la restaurò ripristinandone le caratteristiche originarie fin nei minimi dettagli e restituendo alla storia dell’automobilismo italiano un pezzo di storia che sarebbe andato irrimediabilmente perduto. Scelta nel 2012 per la mostra inaugurale del nuovo Museo “Casa Enzo Ferrari” come una delle vetture più significative nate a Modena, la vettura ha partecipato, nello stesso anno, al “Concorso di Eleganza Villa d’Este”, la Mostra che sin dal 1929 presenta in uno dei luoghi più spettacolari e incantati del Lago di Como una rassegna di vetture fra le più belle e prestigiose esistenti al mondo.
MASERATI 3500 GT coupé, Touring, 1958
La prima Maserati e la prima vettura di produzione italiana con il motore a iniezione. Grazie al suo stile e al suo carisma, quest’auto fu amata da tutte le celebrità. La prima Maserati Gran Turismo di serie, la Maserati A6 1500, fu presentata nel 1947, dopo che l’azienda, acquistata nel 1937 dal Cav. Adolfo Orsi, era già stata trasferita a Modena. Al Salone di Ginevra del 1957, la Maserati presentò la 3500 GT, un’elegante e potente coupé disegnata dalla Carrozzeria Touring. Aggiornata nel corso degli anni di produzione con i freni a disco sulle ruote anteriori, il cambio a 5 marce e l’iniezione indiretta, la 3500 GT è stata un grande successo commerciale, prodotta in un numero di esemplari inusuale per l’epoca in rapporto alle sue caratteristiche sportive.
MASERATI GHIBLI 4700, 1972
Una filante coupé 2 posti che già nel nome richiamava le sue esaltanti prestazioni: Ghibli, il vento del deserto. Disegnata da Giorgetto Giugiaro e costruita dalla Ghia, la Ghibli 4700è tuttora ritenuta una delle più alte espressioni del design italiano degli anni Sessanta: la posizione del motore, sistemato anteriormente e molto in basso grazie alla lubrificazione a carter secco, permise a Giugiaro di disegnare una carrozzeria bassa, sportiva ed elegante al tempo stesso, che ebbe un notevole successo di mercato. Prodotta sia con il motore 4.7 sia con quello di 4.9 (con la denominazione Ghibli SS), in versione coupé e spider, la Ghibli poteva essere richiesta anche con il cambio automatico. La vettura esposta al Museo ha avuto solo due proprietari prima di essere acquistata da Luciano Nicolis ed ha percorso appena 41.700 km; gli interni in pelle sono ancora i suoi originali e permettono di apprezzare la cura costruttiva che la Casa del Tridente poneva in ogni particolare delle sue vetture.