I dati su amministrazione e le principali associazioni di categoria hanno tracciato un bilancio sui flussi turistici nell’anno appena concluso: estate di rilancio, inverno senza precedenti
JESOLO – Jesolo è una città che vive dodici mesi all’anno. A sancirlo sono i dati diffusi oggi, nel corso della conferenza stampa “Una città per ogni stagione”, dal Comune di Jesolo al fianco di Aja, Ascom e Consorzio JesoloVenice. L’amministrazione e le associazioni di categoria hanno tracciato un bilancio del 2022 dal punto di vista turistico, che ha sancito il pieno rilancio del periodo estivo dopo la crescita registrata con la conclusione dell’emergenza sanitaria e un inverno di perdurante vitalità come non si era mai visto. Al tempo stesso, l’appuntamento è stata l’occasione per illustrare alcuni importanti appuntamenti che si svolgeranno nei prossimi mesi e provare a definire una previsione per il 2023.
Secondo i dati raccolti dall’Ufficio Tributi del Comune di Jesolo, nei cinque mesi in cui è in vigore l’imposta di soggiorno ha comportato versamenti da parte degli operatori del settore per 5,63 milioni di euro. Ciò significa un incremento del 9,27% rispetto ai 5,15 milioni di euro del 2019, che ha accompagnato la parallela ripresa dell’attività turistica dopo l’emergenza sanitaria e conferma l’allineamento con i livelli pre-pandemici. Gli eventi di maggior richiamo sono stati la festa dell’uva (sabato 3 e domenica 4 settembre), la manifestazione Sculture di sabbia, IRONMAN 70.3 Venice-Jesolo (9 ottobre) e Autunno in festa (22 e 23 ottobre). Tra novembre, dicembre e gennaio la città si è poi vestita a festa per il Natale e il Capodanno: il Mercatino di Natale, chiuso domenica scorsa 8 gennaio, è stato visitato da oltre 200 mila persone; lo Jesolo Sand Nativity ha da poco tagliato il traguardo dei 100.000 ingressi e continuerà ad accogliere curiosi fino a domenica 5 febbraio mentre il Presepe di ghiaccio ha già superato le 50.000 visite, obiettivo fissato quest’anno dall’amministrazione che ha deciso di prorogarne l’apertura fino al 22 gennaio. Il Capodanno in piazza, allestito nel centro storico, ha richiamato sotto il palco oltre 3.000 persone mentre nel complesso Jesolo è stata scelta da più di 30.000 persone per l’ultimo saluto al 2022 grazie anche al concerto di Elisa al Palazzo del Turismo.
Volgendo lo sguardo ai prossimi mesi di questo nuovo anno, alcuni dei principali eventi di grande richiamo sono già stati calendarizzati: a segnare l’ingresso nella bella stagione sarà lo Jesolo Beach & Kite Festival, la manifestazione internazionale di aquiloni che torna ad animare la spiaggia dopo il grande successo dell’anno scorso. La seconda edizione si svolgerà fra il 31 marzo e il 2 aprile, coinvolgendo oltre 200 aquilonisti in rappresentanza di 12 Paesi che si esibiranno su un tratto di arenile lungo 1 chilometro e mezzo antistante piazza Trieste, rendendolo il festival di aquiloni più grande d’Italia. La manifestazione si svolgerà nei tre giorni dalle 9.30 alle 17.00, sarà ad accesso libero e prevede esibizioni tematizzate in base alle diverse tipologie di aquiloni. Inoltre sabato 1 aprile, dalle 21.00, si terrà il magico volo in notturna.
Dal 2023 Jesolo diventerà il campo base di Donnavventura, la fortunata trasmissione nata nel 1989 e ora in onda su Rai 2. Il 7 maggio torna IRONMAN 70.3 Venice-Jesolo, a cui si prevede la partecipazione di oltre 3.000 atleti, mentre il 2 settembre si festeggeranno i 100 anni dalla fondazione dell’Aeronautica Militare con lo Jesolo Air Show e il passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale, le amatissime Frecce Tricolori. Ad accompagnare la bella stagione, a partire da giugno, saranno infine le Sculture di sabbia.
Sul fronte della sicurezza, inoltre, l’amministrazione ha avviato un processo di ampliamento della rete di videosorveglianza cittadina nonché di adeguamento dei sistemi di gestione migliorando l’interscambio di informazioni con le forze dell’ordine. Nel contempo verrà ampliato l’organico della Polizia locale ed entrerà in servizio una seconda unità cinofila.
Sotto l’aspetto dell’accoglienza, i dati raccolti dall’Associazione jesolana albergatori (Aja) certificano che il periodo 1 aprile – 30 settembre ha fatto registrare una occupazione media del 67,2%, con quasi sei punti percentuali in più rispetto al 2019, meglio anche del 2021 (64,6%) e nettamente superiore al 2020, quando la media fu del 48,7%. La stagione 2019 era risultata migliore di quella del 2022 solo nella parte iniziale: ad aprile, godendo delle festività pasquali, si era registrato il 45% di occupazione media, contro il 37% del 2022. Poi è stato un crescendo per l’ultima stagione, che non ha temuto confronti, primeggiando in ogni mese.
Per quanto riguarda la nazionalità, il 36,7% dei turisti parlava italiano, il 20,6% è arrivato dall’Austria, il 19,8% dalla Germania, il 5,5% dalla Svizzera, circa il 2% rispettivamente da Regno Unito, Francia e Ungheria; il rimanente 11% circa, da altri Paesi, in prevalenza dell’Est Europa.
I commenti
“Siamo felici che Jesolo si sia confermata come una delle mete predilette dai turisti durante l’estate ma la scommessa vera ha riguardato il periodo successivo, dall’autunno a questi primi giorni di gennaio fino all’apertura delle scuole, e i numeri ci dicono che l’abbiamo vinta – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, e l’assessore al Turismo, Alberto Maschio –. Per molti anni qui si è parlato di destagionalizzazione e di località riferimento per l’Alto Adriatico, noi però crediamo che Jesolo debba fare un salto di qualità e non un piccolo passo in avanti. Deve pensare da vera città, pronta a vivere tutto l’anno, e confrontarsi con i grandi centri turistici europei. L’obiettivo è ambizioso ma i numeri che oggi abbiamo davanti sostengono questa visione e, condividendo un percorso insieme alle associazioni di categoria e la cittadinanza, crediamo di poterlo raggiungere”.
“È stata una stagione straordinaria – commenta il presidente Aja, Piefrancesco Contarini – anche al di sopra di quanto ci si potesse aspettare, in quello che è stato, a tutti gli effetti, l’anno della ripresa. Il buon andamento dei mesi di settembre e ottobre, quindi del periodo delle festività natalizie (con una trentina di strutture aperte e picchi del 92% nel fine settimana di Capodanno), ha dimostrato come un’ottima programmazione di grandi eventi contribuisca a fare vivere la città anche al di fuori dei periodi canonici della stagione. La percezione è diventata realtà: siamo pronti a vivere e far vivere Jesolo tutto l’anno”.
“Abbiamo vissuto una stagione straordinaria, che ha permesso di fare fronte alle difficoltà che si sono presentate nel corso dell’anno, legate ai rincari. Se il cosiddetto “caro bollette” si fosse registrato in altri momenti, è probabile che diversi imprenditori non avrebbero avuto gli strumenti per affrontarlo – dichiara il presidente Ascom San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa -. Il segno positivo ha riguardato tutti i settori, a cominciare dalla ristorazione. Bene anche l’abbigliamento, che ha potuto risollervarsi, dopo stagioni di sofferenza. Come pure il mondo della notte, che per Jesolo rappresenta da sempre un punto di forza e che ha avuto momenti di difficoltà a causa delle restrizioni per la pandemia. Non ultimo, buoni numeri li ha fatti registrare il settore degli appartamenti; bene, in particolare, hanno fatto le strutture nuove e quelle ristrutturate. L’asticella della qualità dei servizi richiesta dal turista si sta sempre più alzando, per cui c’è la necessità di investire in questa direzione. In merito al Natale e Capodanno, hanno lavorato bene quei ristoranti che hanno deciso di aprire, credendo in questo progetto. Il fatto, poi, di avere avuto eventi in varie parti della città, ha permesso di avere gente praticamente in buona parte di Jesolo. E sappiamo che, quando arriva tanta gente, ne traggono tutti beneficio. Continuiamo su questa strada, ma da parte nostra abbiamo la necessità di sapere con largo anticipo gli eventi che si fanno, così da poterli promuovere attraverso i nostri canali”.
“Riprendiamo con la stagione fieristica, dopo due anni di stop a causa della pandemia. Partiamo come Venice Sands, con Stoccarda, poi Milano, Monaco, Vienna, Berlino, Budapest, Londra, Rimini e Varsavia. Un mix che tiene conto del nostro storico, con mercati in cui va rafforzata la nostra immagine, ricordando loro ciò che siamo e presentando un programma di eventi che evidenzi la possibilità di visitarci anche fuori dei periodi stagionali tradizionali; ma anche per cercare nuovi segmenti di mercato – commenta il presidente del Consorzio JesoloVenice, Luigi Pasqualinotto -. Siamo concentrati su eventi da porre in periodi fuori stagione. Quindi portare qualità a maggio e settembre/ottobre: le iniziative già organizzate ci hanno dato ragione. Ironman, ad esempio, il Karate e altri hanno dato circa 45mila presenze sul territorio nel periodo di ottobre generando un indotto di 4/5 milioni di euro. Contiamo di aumentare l’indotto, ad esempio posizionando l’IRONMAN a maggio. Crediamo, poi, che il mercato enogastronomico ci possa dare molte soddisfazioni, anche dal punto di vista promozionale. La strada ci sembra quella giusta e anche quest’anno riproporremo il progetto, abbinato ad alcunni eventi su piazza, tesi ad innalzare il livello di prodotto ma anche di turisti che andremo ad attrarre. Faremo, inoltre, alcune serate all’estero per promuovere l’enogastronomia. Eventi, puntare a quelli di qualità e che possono garantire un grande ritorno, dal punto di vista promozionale e di presenze”.
“Il 2023 sarà un anno importante per il nostro arenile – dichiara il presidente di Federconsorzi Arenili, Antonio Facco -. Da una parte per il Piano Particolareggiato dell’Arenile, che ci darà uno strumento per ridisegnare la spiaggia del futuro. Dall’altra per la Bolkensteiner, che vedrà decadere tutte le concessioni a fine anno. Dovremo farci trovare pronti, con investimenti da parte dei privati e dell’amministrazione comunale”.