domenica, Settembre 8, 2024
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Sondaggio Adico: a 9 consumatori mestrini su 10 piace pagare con carta o bancomat

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Garofolini: “ora abbassiamo commissioni e canone”

MESTRE – Meglio pagare in contanti o con la carta? A domanda diretta, risposta diretta. E infatti, al minisondaggio effettuato da Adico fra i propri soci – 104 gli iscritti coinvolti – si è registrato un plebiscito bulgaro con più di nove consumatori su dieci indirizzati nettamente verso il pagamento elettronico. Sorpresa? Per nulla. Da un po’ di tempo, infatti, sempre più clienti si sono abituati (ma anche affezionati) all’utilizzo del bancomat anche per esborsi minimi, grazie soprattutto ai supermercati che mettono a disposizione il pos pure per cifre inferiori all’euro. “La direzione è ormai segnata – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adicoe anche per noi, ormai, il pagamento elettronico rappresenta il futuro prossimo. Pagare con la carta è più semplice, più veloce, più sicuro. Fino a qualche anno fa la nostra posizione era meno netta. Il nostro timore era l’approccio degli anziani con la carta ma la digitalizzazione ha proceduto in maniera inesorabile, tanto da rendere molti ultra65enni più che tecnologici. L’uso della carta, poi, è decisamente semplice, molto più semplice dello spid, tanto per intenderci. Un’altra paura riguardava il pericolo di perdere il controllo delle proprie disponibilità pagando con bancomat e carte di credito, ma, sempre grazie alla tecnologia, questa insidia non esiste e, anzi, per ogni esborso con carta si può anche ricevere in tempo reale un aggiornamento dalla propria banca. A nostro giudizio, dunque, l’innalzamento a 60 euro del limite entro il quale chi vende può rifiutare la carta, è un grande favore agli evasori. Se un bar, per esempio, non batte lo scontrino per 20 caffè al giorno, la perdita per l’erario è irrisoria. Se si comportano così centinaia di migliaia di esercizi, il livello di evasione diventa invece pesantissimo. Per esperienza diretta – conclude Garofolini – ho a che fare ogni giorno con esercenti ai quali puoi pagare con il pos anche un bicchiere d’acqua. Mi auguro che questa mentalità diventi la regola per tutti”.

Al sondaggio di Adico non hanno risposto associati commercianti. “E’ stato un caso, ma è giusto sottolinearlo – conclude Garofolini -. Probabilmente se avessimo coinvolto molti esercenti, il risultato sarebbe stato diverso. Diciamo, a difesa delle posizioni di chi è per lo più contrario ai pagamenti elettronici, che commissioni, costo d’acquisto e canone mensile devono essere regolati per rendere davvero conveniente anche ricevere pagamenti con carta. E’ un compito del governo mediare con le banche per trovare una soluzione. Temiamo che questo esecutivo, almeno allo stato attuale, non abbia intenzione di muoversi in questa direzione”.

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