Raddoppiate le pratiche “veneziane” aperte dall’Adico per un importo complessivo superiore ai 100 mila euro
VENEZIA. Il Covid li aveva di fatto bloccati. Ma ora sono tornati all’attacco, con ritmi da pre-pandemia. Stiamo parlando, ovviamente, dei venditori porta a porta, protagonisti di un raggiro che nel 2022 è tornato a spopolare e a fare vittime soprattutto fra le persone anziane (ma non solo). Nei primi sei mesi dell’anno, Adico ha aperto su questo fronte una trentina di pratiche a favore di altrettanti soci mestrini e veneziani, il doppio rispetto al 2021, ottenendo nel 95% dei casi l’annullamento dei contratti dopo i 14 giorni previsti per richiedere il recesso. In campo una cifra complessiva superiore ai 100 mila euro. La furbata messa in campo dai venditori (e dalle aziende per cui lavorano) è sempre più o meno la stessa e consiste nel far firmare un contratto presentato in realtà come catalogo o, comunque, nello strappare un consenso per un acquisto teoricamente non vincolante.
Anche nei primi sei mesi del 2022, però, sono le truffe informatiche le protagoniste assolute nel mondo dei raggiri. In primo piano, la cosiddetta frode del finto sms o dei finti codici che sta prosciugando i conti di centinaia di correntisti in tutta Italia. Però, se fino al 2021 quasi tutti i casi si potevano ricondurre a banca Intesa, ora l’ingegnoso raggiro coinvolge altre banche e pure le Poste, a dimostrazione che gli hacker hanno individuato una falla comune evidentemente a molti sistemi di sicurezza degli istituti finanziari. Nel primo semestre, Adico ha aperto su questo fronte circa 47 pratiche, in media due a settimana, ottenendo risultati spesso insperati e straordinari. Solo per i nostri assistiti le cifre in ballo sono di poco inferiori, complessivamente, al mezzo milione di euro.
I problemi e le richieste di assistenza nell’ambito delle truffe “tecnologiche”, si allarga anche ai bancomat clonati, all’e-commerce, alle prenotazioni on line, ai contratti via web di luce, gas e telefonia. Un mare magnum di casistiche che hanno ormai soppiantato le più classiche problematiche dei consumatori, come le bollette.
“La truffa del catalogo, purtroppo, è ripartita a pieno ritmo – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Come al solito le vittime sono spesso donne anziane ma la tipologia del raggirato è in continua evoluzione. Per quanto riguarda le frodi informatiche potremmo definirle molto democratiche perché coinvolgono tutti senza distinzione. In ogni caso, consigliamo di contattarci perché il nostro ufficio legale ha maturato molta esperienza in merito a queste vicende e si possono risolvere situazioni all’apparenza inaffrontabili”.