domenica, Settembre 8, 2024
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Due schiaffi di Caputo e la Sampdoria affonda il Venezia. Quarta sconfitta consecutiva per gli arancioneroverdi 0-2

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VENEZIA – In occasione della trentesima giornata del campionato di Serie A, i ragazzi di mister Zanetti ospitano la Sampdoria.

Scontro salvezza fra due formazioni divise in classifica da quattro lunghezze in più per i blucerchiati.

Entrambe le squadre provengono da una striscia negativa di tre sconfitte consecutive.

Mister Zanetti schiera il 4-2-3-1: in difesa rientra capitan Ceccaroni con Ebuehi al posto di Mateju sull’out di destra. In mediana Fiordilino ed Ampadu. In avanti Henry punta centrale, con alle spalle il tridente Okereke-Aramu-Nani.

Mister Giampaolo si affida al 4-3-2-1: Tra i pali l’ex Audero, reparto difensivo con Murru e Ferrari al posto di Yoshida e Augello. In mediana Ekdal sale in cabina di regia. Reparto offensivo affidato a Caputo come unica punta con Sabiri e Sensi a supporto.

In campo nei primi minuti le squadre si studiano nella mediana.

Una gara molto delicata che gli arancioneroverdi affrontano con un po’ di nervosismo.

Al 20’ la partita è in pieno equilibrio, nessuna delle due squadre riesce a prendere in mano il pallino del gioco.

Al 24’ si sblocca il punteggio: incredibile errore di Maenpaa che con il pallone fra i piedi ritarda il passaggio, interviene Sabiri che gli porta la sfera, Caputo è pronto ed insacca a porta vuota gelando il Penzo. Venezia 0, Sampdoria 1.

Non arriva la reazione dei lagunari, il ritmo della partita non sale ed i blucerchiati fanno girare palla in gestione.

Al 38’ arriva il raddoppio doriano: un errore difensivo di Fiordilino permettere a Sabiri di andare in percussione e di tacco libera Sensi, tiro in porta, Maenpaa respinge ma non può nulla sul tap-in di Caputo che sigla il raddoppio. Doppietta per il dieci blucerchiato. Venezia 0, Sampdoria 2.

La prima frazione termina dopo un minuto di recupero con la Sampdoria avanti di due reti.

Un primo tempo sostanzialmente equilibrato. Caputo approfitta di due clamorosi regali della retroguardia arancioneroverde per segnare una doppietta.

Nessun cambio ad inizio ripresa. I leoni continuano a non reagire.

Al 56’ mister Zanetti prova ad inserire forze fresche: escono Okereke e Fiordilino, dentro rispettivamente Nsame e Busio.

I padroni di casa provano diverse costruzioni ma nessuna si concretizza in una conclusione nello specchio.

Al 68’ Zanetti da spazio a Kiyine che prende il posto di Nani.

Doppia sostituzione per Giampaolo al 72’: escono Candreva e Rincon, al loro posto entrano Quagliarella e Sensi.

Gli arancioneroverdi non riescono a spingere con convinzione e i blucerchiati gestiscono con ordine il risultato.

Ultimo cambio per Zanetti all’80’ che richiama Ebuehi ed inserisce Crnigoj.

Forze fresche anche per Giampaolo che all’ 84’ chiama un doppio cambio: escono Ekdal e Murru, al loro posto entrano rispettivamente Vieira e Augello.

All’86’ Henry riceve il secondo giallo per proteste e viene espulso dall’arbitro Orsato. All’uscita dal campo Zanetti se la prende con il suo attaccante in un confronto particolarmente acceso.

Al 90’ arriva l’ultimo cambio anche per i doriani: ultimi scampoli di partita per Yoshida che prende il posto di Colley.

Il direttore di gara concede cinque minuti di recupero.

Al 92’ sono i blucerchiati a farsi pericolosi: Sabiri va in ripartenza, errore difensivo di Caldara che non copre, Caputo non concretizza a tu per tu con Maenpaa.

Al 95’ sono i leoni tentare l’ultima zampata: da calcio piazzato di Kiyine, Audero chiude lo specchio a Ceccaroni, Nsame ci prova ma viene neutralizzato da Ferrari.

Con il triplice fischio di Orsato termina l’incontro con il risultato di Venezia-Sampdoria 0-2.

Al termine dell’incontro, mister Paolo Zanetti ha così commentato la prestazione della squadra: “Non è mancato l’impegno, ma abbiamo distrutto con episodi singoli, tutto quello che abbiamo costruito in settimana. Sentiamo troppo la pressione del fischio d’inizio in una categoria in cui non ci si può permettere questo tipo di disattenzione. Anche degli errori individuali, come sempre, mi prendo la responsabilità. La fase offensiva stenta a partire, dobbiamo migliorare.

Quella di oggi è una sconfitta pesante, ma il percorso è ancora molto lungo. Certo è che le riflessioni interne vanno fatte: non è possibile perdere così uno scontro diretto. Dobbiamo presentare uno spettacolo degno della Serie A e dei nostri tifosi, giustamente delusi. Detto questo, dobbiamo essere lucidi e ricordare che siamo ancora a tre punti dalla salvezza, con una partita in meno. Se siamo ancora in questa posizione è merito di quanto di straordinario abbiamo fatto nella prima metà di stagione, portando a casa punti in partite in cui ci davano tutti per sconfitti.

Resta il fatto che stiamo dimostrando di essere una squadra mentalmente fragile. La cosa che ci penalizza di più, e di questo sono assolutamente certo, è la paura. Il giro di boa della stagione è stata la sconfitta in casa contro l’Hellas, una loro rimonta pesantissima che ha fatto scattare qualcosa dentro di noi. Ogni partita, adesso, è una montagna da scalare. Io conosco il valore individuale dei miei ragazzi: sono giocatori che potrebbero tranquillamente evitare questi errori, per questo continuo a credere in loro. Andare a Spezia senza Henry non sarà facile: è qualcosa che faccio fatica ad accettare perché causata da una parola di troppo, non da un infortunio. Vorrei che a parlare fosse sempre e solo il campo.

Mi sento parte di questa piazza e di questa città al punto tale che condivido lo stesso sentimento dei nostri tifosi: rabbia e delusione. A subentrare devono essere l’orgoglio e la voglia di rimediare immediatamente. Spero che la sosta possa giovare a tutti quanti, in modo da preparare la prossima partita al meglio delle nostre possibilità.

Una partita molto equilibrata giocata quasi tutta sulla mediana. Doppietta di Ciccio Caputo che approfitta dei due clamorosi errori della retroguardia arancioneroverde. 

I doriani vincono questa importantissima sfida salvezza proiettandosi a sette punti dalla zona calda della classifica.

Arancioneroverdi in piena crisi psicologica, nonostante una formazione iniziale votata all’attacco, non hanno quasi mai impensierito gli avversari, creando l’unico tiro nello specchio al 95’.
La corsa alla salvezza si fa sempre più difficile.

Il campionato si ferma per due settimane per le Nazionali.

Nel prossimo turno, il 3 aprile, il Venezia si giocherà le ultime speranze di fare punti in trasferta con lo Spezia, i doriani ospiteranno in casa la Roma.

IL TABELLINO:

Formazioni: 

VENEZIA FC: 1 Maenpaa, 22 Ebuehi (33 Crnigoj 80’), 31 Caldara, 32 Ceccaroni, 55 Haps, 44 Ampadu, 16 Fiordilino (27 Busio 56’), 77 Okereke (9 Nsame 56’), 10 Aramu, 20 Nani (23 Kiyine 68’), 14 Henry. Allenatore: P. Zanetti

SAMPDORIA: 1 Audero, 24 Bereszynski, 15 Colley (22 Yoshida 89’), 25 Ferrari, 29 Murru (14 Vieira 83’), 6 Ekdal (3 Augello 84’), 2 Thorsby, 5 Sensi (88 Rincon ’72), 87 Candreva (27 Quagliarella ’72), 11 Sabiri, 10 Caputo Allenatore: I. Tudor

Marcatori: 24’, 38’ F. Caputo (SAM)

Espulsioni: T. Henry 86’ (VEN)

Direttore di Gara: D. Orsato. Assistenti: A. Costanzo, M. Passeri. Quarto uomo: G. Camplone. V.A.R: L. Banti A.V.A.R: C. Carbone.

Biglietti: 5.864 di cui 751 ospiti e 1.727 abbonati per un totale spettatori di 7.591.

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