sabato, Novembre 23, 2024
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La beffa del superbonus, decine di committenti veneziani “abbandonati” dalle ditte incaricate dei lavori. In pochi giorni Adico ha aperto una ventina di pratiche.

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Alla base dei forfait l’incremento dei prezzi delle materie prime 

MESTRE – Da grandissima e imperdibile opportunità a ineludibile beffa capace di rovinare i piani a centinaia di persone, con relativa perdita economica. Il superbonus 110% per le ristrutturazioni edilizie si sta rivelando per molti versi un sorprendente flop come dimostra il boom di casi seguiti in queste settimane da Adico. L’associazione dei consumatori mestrina – che da una decina di giorni ha avviato un apposito servizio riservato proprio al superbonus – in pochissimo tempo ha aperto una ventina di posizioni, metà delle quali afferenti a “committenti” mestrini a l’altra metà a soci che risiedono in provincia. Per tutti, il problema è lo stesso: l’azienda con la quale hanno firmato il contratto d’appalto per la ristrutturazione con il 110%, si tira indietro, denunciando mutamenti delle condizioni di mercato che renderebbero impossibile portare avanti (o iniziare) l’intervento. “Sono tantissime le persone che ci stanno chiedendo assistenza – conferma Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Da pochi giorni abbiamo un servizio dedicato ed è preso d’assalto. La cosa però non ci stupisce, anzi. Pensiamo che nei prossimi due mesi la situazione sarà ancora più ingarbugliata e complessa e ci attendiamo un extra lavoro che in realtà è già cominciato”.  

Per intenderci, le pratiche aperte negli ultimi giorni riguardano tutte committenti mestrini e veneziani che hanno chiesto l’intervento in abitazioni singole. Per questi immobili, infatti, la normativa prevede che almeno il 30% dei lavori debba essere eseguito entro giugno. Tante aziende, però, stanno comunicando ai propri clienti l’impossibilità di proseguire o di rispettare i termini definiti dalla legge. E così, persone che un anno fa o poco meno avevano già versato la caparra per la ristrutturazione, si ritrovano ora a piedi, in attesa della restituzione dell’acconto e costretti ad abbandonare il proprio progetto immobiliare, con danni economici diretti e indiretti.  

Le grandi difficoltà emerse in questo periodo, dipenderebbero, come scrivono le stesse aziende incaricate dei lavori, da condizioni di mercato divenute insostenibili. Incremento straordinario dei prezzi delle lavorazioni e delle materie prime, nonché la carenza di queste ultime, sarebbero le principali cause dei clamorosi forfait. In più, le ditte contestano le ulteriori restrizioni al limite massimo agevolabile, introdotte a novembre e dicembre 2021.  

Noi possiamo anche capire le difficoltà della aziende – sottolinea ancora Garofolini – anche se tutto ciò rientra nel cosiddetto rischio d’impresa. Non è però tollerabile che a pagare il prezzo di questo difficile trend di mercato siano i committenti. Stiamo parlando di persone che hanno puntato e investito molto sulla ristrutturazione della propria abitazione. E ora si ritrovano vittime di una opportunità che sembrava imperdibile e si è rivelata un fiasco”.  

Tramite il proprio servizio dedicato alle “vittime” del superbonus, Adico chiede (e sta già ottenendo) la restituzione immediata della caparra. Primo passo per valutare poi eventuali azioni risarcitorie nei confronti delle ditte che hanno sciolto il contratto da un giorno all’altro.  

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