VENEZIA – Un arrestato, 6 indagati, 2.453 persone controllate, 230 pattuglie impiegate in stazione, di cui una decina in abiti civili, in servizio antiborseggio, 20 pattugliamenti lungo linea e 26 treni presenziati: è questo il bilancio dell’attività del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, relativo alla scorsa settimana.
In particolare, nella giornata del 2 febbraio scorso, nel corso dell’operazione “Stazioni Sicure”, organizzata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria, nello scalo mestrino, gli operatori hanno tratto in arresto per furto un 35enne, colto in flagranza di reato, mentre cercava di allontanarsi con 4 zaini appena asportati dal bar buffet della stazione.
L’attività straordinaria di controllo nella stazione di Mestre è stata effettuata con l’ausilio del personale del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Venezia e di due unità cinofile; altre due unità cinofile hanno coadiuvato gli operatori Polfer nella stazione di Padova.
L’impiego di metal detector portatili e di smartphone, per la verifica in tempo reale dei documenti di identità, ha agevolato e velocizzato le procedure di identificazione.
427 le persone controllate, 62 gli agenti operanti e 21 gli scali ferroviari presenziati, dove le verifiche sono state estese anche su oltre una quarantina di bagagli, sia depositati che al seguito di viaggiatori.
Nella giornata di ieri, invece, sempre in ottemperanza alle direttive impartite a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria, si è svolta l’operazione denominata “Oro Rosso”; un’attività straordinaria di controllo nei confronti dei rottamai e lungo le linee ferroviarie, per contrastare gli episodi di furti di rame in ambito ferroviario, oltre che per verificare l’osservanza della normativa ambientale sullo smaltimento dei rifiuti particolari.
Sono stati oltre una decina i depositi di rottami ispezionati dagli operatori del Compartimento, che hanno effettuato un attento esame di tutti i materiali in giacenza; 35 le persone controllate.