Domenica 19 dicembre sarà inaugurata in piazza Primo Maggio l’esposizione fotografica che racconta e celebra le origini del commercio a Jesolo attraverso le sue botteghe
JESOLO – Domenica 19 dicembre, alle ore 11.00, in piazza Primo Maggio sarà inaugurata la mostra storico-fotografica “Arti e mestieri… c’era una volta il commercio nel centro storico di Jesolo”. L’esposizione racconta, attraverso gli scatti provenienti dall’archivio dello storico Giuseppe Artesi, l’evoluzione delle botteghe proponendo un percorso culturale che celebra le radici della città.
Il progetto, sviluppato dall’Associazione commercianti del centro storico con la collaborazione di Zambon Edizioni, è patrocinato dal Comune di Jesolo e nasce dall’esigenza di dare rilevanza al commercio di Jesolo che risale addirittura agli inizi del 1500, attraverso foto storiche e testimonianze di chi ha vissuto e avviato a Jesolo la propria attività. Le suggestive immagini, tutte in bianco e nero, ripercorrono la storia della città degli ultimi 120 anni, documentando la trasformazione di un territorio dal commercio fiorente, stravolto dalla guerra e ricostruito con grande passione. Un cospicuo patrimonio di foto che intende offrire un contributo alla conoscenza della storia di Jesolo.
Da lunedì 20 dicembre, passeggiando lungo il centro storico, si potrà ripensare ai “bei vecchi tempi”, trovando le indicazioni storico/fotografiche posizionate sui muri degli edifici.
“Il nostro centro storico è il valore aggiunto di una città che milioni di persone scelgono ogni anno per trascorrere le loro vacanze, ed il merito è dei tanti commercianti che lo animano con passione – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia, e l’assessore al Commercio, Alessandro Perazzolo -. Il centro storico è ancora il cuore pulsante di Jesolo, uno dei pochi punti che vive 365 giorni l’anno, senza mai andare in letargo. Qui la nostra città è nata, a partire da qui le sue radici si sono estese fino al lido. Jesolo, insomma, non solo non può fare a meno di conoscere la storia del commercio del centro storico ma, anzi, la deve esaltare come questo progetto ci permette di fare”.