VENEZIA – 12 indagati, 2.338 persone controllate, 203 servizi di vigilanza nelle stazioni e 15 a bordo di 28 convogli, 10 servizi antiborseggio e un minore rintracciato: è questo il bilancio dei controlli effettuati, nell’ultima settimana, dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, impegnato anche in attività di pattugliamento lungo le tratte ferroviarie di competenza.
Controlli potenziati con l’operazione “Stazioni Sicure”, del 21 settembre scorso, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria a livello nazionale.
A Mestre le attività sono state effettuate con l’ausilio del personale del Reparto Prevenzione Crimine della Questura di Venezia. 407 le persone controllate, 86 gli agenti operanti e 15 gli scali ferroviari presenziati, dove le verifiche sono state estese anche a una quarantina di bagagli, sia depositati che al seguito di viaggiatori. 3 i denunciati nella stazione di Padova e in quella di Venezia-Mestre, 2 per inottemperanza al provvedimento di divieto di ritorno nel Comune e una per possesso ingiustificato di armi.
In particolare, un giovane, fermato per un controllo nello scalo mestrino, è stato trovato in possesso di un coltello, di cui non ha saputo fornire alcuna spiegazione e che è stato posto sotto sequestro. Lo stesso è stato anche segnalato all’Autorità Amministrativa per il possesso di sostanza stupefacente per uso personale.
3 le sanzioni elevate per il mancato rispetto del regolamento di Polizia Ferroviaria. 3 i provvedimenti emessi in materia di DASPO urbano a tutela della sicurezza dei cittadini e del decoro urbano, 2 nella stazione di Treviso e uno a Padova.