MILANO – Il mercato discografico italiano, secondo i dati Deloitte per FIMI, è cresciuto complessivamente del 34% nei primi sei mesi dell’anno, forte dell’affermazione del segmento premium streaming. I ricavi da abbonamenti sono infatti cresciuti del 41%, seguendo il trend iniziato nel 2020, con un forte spostamento generale dei consumatori verso i servizi in abbonamento.
In forte crescita anche i ricavi dal segmento video, saliti del 47,7%.
Dopo un 2020 complesso in termini di accesso e distribuzione, è tornato a crescere anche il segmento fisico. Si registra in particolare il successo del vinile, che ha visto un boom con un incremento del 189%: è ormai il supporto decisamente di punta, dopo aver scavalcato il CD, che ha pur visto una crescita del 52%.
C.S. FIMI