Jesolo si prepara all’appuntamento con la campionessa Deborah Compagnoni cui verrà intitolato un tratto del lungomare del consorzio Mazzini. Nel corso della cerimonia, prevista nella serata di mercoledì 25 agosto non mancherà l’attenzione alla solidarietà.
JESOLO – A Jesolo è ormai tutto pronto per il 25 agosto, la giornata in cui la città dedicherà alla campionessa Deborah Compagnoni un tratto del lungomare. Il nome della campionessa olimpionica che ha fatto emozionare l’Italia troverà posto sull’arenile del consorzio Mazzini, accanto alle passeggiate intitolate ad Andrea Bocelli e Umberto Veronesi.
È nella località simbolo dell’Alto Adriatico che riecheggeranno i successi sportivi della Compagnoni, arricchendo così l’elenco di celebrità e personaggi famosi che hanno lasciato il loro segno a Jesolo. Parliamo di una campionessa con un palmares di tutto rispetto che, ancora oggi, la qualifica come la sciatrice italiana con più vittore all’attivo. In totale 44 podi e ben 16 vittorie tra il 1992 e il 1998. Tre volte medaglia d’oro, alle Olimpiadi invernali di Albertville nel 1992, di Lillehammer nel 1994 e Nagano 1998, nelle specialità dello slalom gigante e super gigante a cui si aggiunge un argento, sempre a Nagano nello slalom speciale. Ai risultati olimpici si aggiungono le vittorie ai mondiali, con tre ori nelle gare in Sierra Nevada nel 1996 e a Sestriere nel 1997. Poi le conquiste nella Coppa del mondo, tutte nelle discipline dello slalom gigante, supergigante e speciale. Un curriculum che le ha permesso di essere scelta come Ambassador e consulente delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026.
Una campionessa dentro e fuori la pista. Da anni Deborah Compagnoni è responsabile e organizza alcune iniziative di raccolta fondi per due associazioni benefiche: “Sciare per la Vita” e “Camminare per la Vita”. Ed è proprio in occasione dell’appuntamento sul litorale di Jesolo che Deborah Compagnoni, ha deciso di sostenere la ricerca con una donazione di 20.000 euro per un progetto di ricerca sui neuroblastomi infantili.
La donazione di Deborah Compagnoni sosterrà il finanziamento della prima annualità di una borsa di ricerca triennale di dottorato nell’ambito del corso di Dottorato di Ricerca in Scienze biomediche all’Università di Padova. La titolare della borsa sarà la dottoressa Anna Fietta che contribuirà a sviluppare dei modelli cellulari tridimensionali attraverso l’utilizzo di tecniche avanzate di fabbricazione su microscala. Tali modelli permetteranno di studiare con un approccio del tutto innovativo i processi che portano alla formazione di metastasi nei pazienti pediatrici affetti da neuroblastomi. Il progetto si svolgerà presso il laboratorio NBTECH dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, con la supervisione delle professoresse Elisa Cimetta e Antonella Viola, responsabili del progetto.
“Da sempre, anche quando ero atleta, è stato per me un dovere ed un piacere impegnarmi a favore dei più deboli – dichiara Deborah Compagnoni -. La scelta di aiutare chi ha più bisogno mi rende migliore e mi fa capire il valore della vita. Da 20 anni sono presidente di Sciare per la Vita, un’associazione di volontariato che si occupa prevalentemente di raccogliere fondi per la ricerca e la cura in ambito pediatrico, soprattutto per malattie ematologiche e, da cinque anni, è nata anche Camminare per la Vita con sede a Treviso. Il 12 settembre ci sarà la Camminata a Treviso”.
“L’evento del Lungomare delle Stelle assume sempre più un volto solidale – commenta il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia –. Dopo l’edizione dello scorso anno che ha tributato il riconoscimento alla sanità d’Italia per l’immane sforzo compiuto nel contrasto alla pandemia, quest’anno è la ricerca medica infantile ad ottenere attenzione e sostegno. Il gesto di Deborah Compagnoni raggiunge ora la Città della Speranza, con cui la città di Jesolo è gemellata dal 2014 e trova tutto il nostro appoggio per contribuire allo studio finalizzato a migliorare la condizione di vita di bambini affetti da patologie tumorali particolarmente aggressive”.
C.S. Città di Jesolo