VENEZIA – Il cambiamento climatico e il contributo che l’architettura può dare al miglioramento della qualità della vita sono i fili conduttori entro i quali si muove “Comunità Resilienti”, il tema che caratterizza il Padiglione Italia all’interno della Biennale di Architettura 2021. L’esposizione è stata presentata oggi, venerdì 21 maggio, alle Tese delle Vergini dell’Arsenale. All’inaugurazione ufficiale hanno partecipato il sindaco Luigi Brugnaro, in rappresentanza della città, il ministro della Cultura Dario Franceschini e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, l’assessore alla Cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari, il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto. Presenti anche il presidente della Biennale Roberto Cicutto e Onofrio Cutaia, direttore generale per la Creatività contemporanea del Ministero della Cultura e commissario del Padiglione Italia.
Il Padiglione Italia 2021 parte dal progetto realizzato da Milovan Farronato per la Biennale di Arte 2019: tutto il materiale di scarto prodotto è stato reimpiegato per nuovi scopi e le installazioni presenti, così come l’allestimento, vivranno una seconda vita.
“E’ un momento davvero emozionante – ha sottolineato l’assessore Corazzari – anche alla luce della situazione che abbiamo vissuto e ancora viviamo”.
“Ringrazio la Biennale di Venezia – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – per aver creduto in questo appuntamento così importante per il rilancio della città. Dopo la sofferta decisione di rinviare l’edizione dell’anno scorso, abbiamo voluto confermare nel mese di febbraio l’appuntamento per il 2021 puntando sul rafforzamento della manifestazione e i numeri ci stanno dando ragione. Ho molto apprezzato l’idea che sta alla base del Padiglione Italia. Ci sono spunti di riflessione interessanti sui temi ambientali, del modo di vivere il futuro, sul ruolo che avrà la tecnologia”.
“Questa inaugurazione – ha detto infine il ministro Franceschini – è una dimostrazione all’Italia e al mondo che la cultura può ripartire pur con tutte le misure che è stato necessario introdurre: il contingentamento, le mascherine, il distanziamento, la prenotazione obbligatoria. Anche se con alcune limitazioni ci affacciamo a una stagione di grande ripartenza. Il Padiglione Italia quest’anno è l’esempio di come qualsiasi nostra attività non possa prescindere dalla sostenibilità e dall’impatto sull’ambiente. La sfida è rivolta al futuro e richiede innovazione e creatività. In questo contesto Venezia potrebbe avere un ruolo rilevante”.
“Comunità Resilienti” è curato dall’architetto Alessandro Melis e parte dal presupposto che la crisi climatica è la più grande sfida che l’umanità è chiamata ad affrontare. “Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – hanno spiegato i responsabili del progetto – il cambiamento climatico sarà la principale causa di malattie entro i prossimi trent’anni“. “L’architetto – si prosegue – torna ad essere costruttore di idee e sarà parte fondamentale di un paesaggio ibrido generato dalle variazioni del tessuto urbano“. In questo contesto le architetture del domani devono essere fondate sul legame inscindibile tra ecologia e salute.
C.S. Comune di Venezia