SAN DONA’ DI PIAVE – La Squadra Mobile della Questura di Venezia ha sequestrato due centri massaggi, all’interno dei quali giovani donne cinesi esercitavano la prostituzione a San Donà e ad Eraclea. Il provvedimento è stato adottato al termine delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia ed iniziate lo scorso settembre a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini.
I centri erano gestiti da una donna di 36 anni, anche lei di nazionalità cinese. Le attività di indagine hanno consentito agli investigatori di accertare che la titolare, sebbene formalmente accomunata alle altre donne nella qualità di dipendente di uno dei centri, ne sfruttasse in realtà la prostituzione. In particolare, l’indagata pubblicizzava l’attività su internet con immagini che ritraevano giovani ragazze cinesi in abiti succinti e in posizioni sessualmente esplicite. Era lei, inoltre, che contrattava il prezzo del “servizio” con i clienti. Il tariffario prevedeva prestazioni a sfondo erotico per una spesa compresa tra i 50 ed i 100 euro per un rapporto completo.
Oltre al sequestro preventivo, la Procura della Repubblica ha richiesto al GIP l’applicazione all’indagata della misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla PG, in quanto la stessa si è resa responsabile del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.