VENEZIA – Il 2020 è stato un anno peculiare e diverso dai precedenti, come per tutti, anche per la Polizia di Stato. La Questura di Venezia, come le altre sul territorio, ha fronteggiato situazioni, criticità, condizioni e problemi nuovi e mai affrontati prima, evolvendosi e adattandosi, sia sotto il profilo organizzativo sia sotto quello procedimentale, per rispondere alle mutate esigenze.
Tra gli uffici presenti ogni giorno in prima linea, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, i cui equipaggi sono impegnati ogni giorno ed ogni notte per il controllo del territorio e il primo intervento. Il bilancio dell’attività dell’ufficio nel 2020 è senz’altro positivo: si denotano infatti, da un lato, un importante incremento dei controlli effettuati, delle denunce e degli arresti eseguiti a seguito di intervento e, dall’altro, una diminuzione delle denunce di reati subiti ricevute dall’ufficio.
Nel dettaglio, comparando il periodo di riferimento (1 gennaio – 27 dicembre) del 2020 con quello del 2019, si osserva che il numero dei delitti denunciati ha registrato una significativa flessione, passando da 7316 a 5958 (-18,56%). La diminuzione dei reati subiti e denunciati, è senz’altro dovuta anche ad una maggiore presenza delle pattuglie sul territorio, e ad una maggiore efficacia dell’attività preventiva, grazie anche al nuovo riparto territoriale tra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, sancito in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la modifica sperimentale del Piano Coordinato di Controllo del Territorio.
La maggiore presenza si evidenzia attraverso il notevole incremento dei controlli effettuati dall’U.P.G.S.P. sul territorio durante i servizi: dai 5586 nel periodo in esame del 2019 ai 12904 del 2020 (+ 131,01%). In particolare, i soggetti controllati sono stati 18211 (+ 91,55%); i veicoli 4585 (+ 163,81%) e i documenti 14823 (+ 18,32 %).
Interessante anche il dato relativo al numero dei soggetti denunciati dagli operatori delle Volanti a seguito di intervento, che è passato da 626 nel 2019 a 758 nel 2020 (+ 21,25 %) e quello dei soggetti arrestati in flagranza di reato, che è passato da 69 nel 2019 a 91 del 2020 (+31,88%), nonostante le diposizioni sanitarie restrittive che hanno previsto la necessità di tradurre in deferimenti all’Autorità Giudiziaria alcuni casi di arresto.
La lettura di questi dati consente di fotografare un’attività preventiva di controllo del territorio efficace, grazie ad una presenza capillare sul territorio che consente, da una parte, di garantire un’efficacia preventiva e dissuasiva (come si evince da rapporto inversamente proporzionale tra controlli effettuati e reati subiti e denunciati) e, dall’altra, una maggiore rapidità di intervento e di riposta da parte delle pattuglie presenti sul territorio, con il conseguente aumento degli arresti e dei deferimenti all’Autorità Giudiziaria (e dunque, da un punto di vista pratico, dell’immediata individuazione degli autori dei reati).
Un’attività quindi, nel complesso, articolata, massiccia ed efficace, resa possibile dall’organizzazione dei servizi e dall’impegno quotidiano delle poliziotte e dei poliziotti che ogni giorno prestano servizio sul nostro territorio, ai quali va il riconoscimento e il ringraziamento del Questore Maurizio Masciopinto.