JESOLO – Circa 480 segnalazioni e richieste di consulenza e supporto garantito a 139 donne dal Centro antiviolenza regionale “La Magnolia” fino ad oggi, 24 novembre. Sono i numeri che testimoniano il peso della violenza di genere nel Veneto Orientale e la necessità di promuovere sensibilizzazione per creare una società giusta. Jesolo ha già iniziato questo percorso da tempo e domani, in occasione delle Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha programmato iniziative per coinvolgere la cittadinanza.
Con l’annullamento della Run in Red 2020, a causa delle disposizioni per il contenimento della pandemia della COVID-19, la giornata del 25 novembre sarà celebrata in modo diverso. E’ stata confermata anzitutto l’apertura dello sportello antiviolenza, ospitato al secondo piano del palazzo municipale nell’area dei gruppi consiliari. Lo sportello, curato dal Centro “La Magnolia” della Fondazione Ferrioli Bo Onlus, è attivo due giorni la settimana, il giovedì e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00, su appuntamento telefonico al numero 0421 596104.
Sempre all’interno del municipio, in questi giorni sulle sedie dell’ufficio anagrafe saranno posizionate delle scarpe rosse, simbolo del femminicidio e del vuoto lasciato dalla violenza, mentre ogni ufficio esporrà dei palloncini rossi della Run in Red. Il Comune illuminerà di rosso la facciata della biblioteca Civica e l’insegna Jesolo di piazza Drago e invita i cittadini ad indossare un indumento rosso durante il giorno e testimoniare la vicinanza al tema della violenza di genere.
“Anche se la pandemia ci impedisce di trovarci assieme e trasformare via Bafile e il lungomare in un’onda rossa per contrastare la violenza di genere, lo spirito della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne vive nell’impegno quotidiano e nella sensibilità di tutti noi – commenta l’assessore alle Pari opportunità della città di Jesolo, Flavia Pastò –. Stiamo combattendo una piaga che anche nel nostro territorio ha numeri importanti ma che dietro alla semplice cifra ha storie di persone, di donne che vogliono ribellarsi ad un modo malato di vivere la relazione tra uomo e donna. E’ nostro dovere tenere alta l’attenzione su questo tema per estirpare la violenza e ridare vita e speranza a chi per troppo tempo ha subito”.