venerdì, Novembre 22, 2024
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La collezione di vetri veneziani Carla Nasci – Ferruccio Franzioia alla Galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda” di Feltre

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FELTRE – Con l’esposizione della Collezione di vetri veneziani Carla Nasci – Ferruccio Franzoia la Galleria Rizzarda ribadisce la sua naturale vocazione, ponendosi tra i più importanti musei europei di arti decorative del Novecento.
Ai capolavori in ferro battuto di Carlo Rizzarda si aggiungono ora, in un intrigante connubio di forza e fragilità, i preziosi vetri d’autore della Collezione Carla Nasci-Ferruccio Franzoia: 800 pezzi che spaziano dal XVIII secolo alla contemporaneità, con uno speciale focus sulla produzione muranese e, in particolare, sui grandi “creativi” del vetro.
È lo stesso architetto Ferruccio Franzoia a curare l’allestimento permanente della sorprendente raccolta nel suggestivo ultimo piano del palazzo che conserva le opere di Rizzarda. La nuova acquisizione è in perfetta continuità con il nucleo originario della Galleria. Molte creazioni di Rizzarda sono completate da preziosi elementi vitrei di manifatture muranesi. Rarissimi vetri di Carlo Scarpa si trovano inoltre nella sua personale collezione.

Tapio Wirkkala per Venini, Bottiglie della serie Bolle, 1966. Vetro trasparente, soffiato, saldato ad incalmo.


Per esporre i manufatti vitrei acquistati con la consorte Carla Nasci in oltre trent’anni di passione collezionistica, Franzoia ha ideato un itinerario “capriccioso”, sulla falsariga delle scelte qualitative e di gusto personale che hanno ispirato la genesi della collezione, lasciandosi guidare da empatia, assonanze, emozioni e ricordi.
La prima sala è dedicata all’esposizione della produzione della ditta costituita nel 1921 da Giacomo Cappellin e Paolo Venini, la Vetri Soffiati Muranesi Cappellin Venini & C. Figura centrale è quella di Vittorio Zecchin, primo direttore artistico della ditta, che con i suoi elegantissimi soffiati trasparenti ispirati al Rinascimento, impresse una svolta determinante nella produzione muranese coeva caratterizzata da un eccesso di ornamentazione. I modelli da lui creati continuarono ad essere prodotti dalle vetrerie nate dallo scioglimento del sodalizio tra Cappellin e Venini.

Napoleone Martinuzzi per Venini. Segnaposto con fagiani in vetro lattimo su base cilindrica in vetro cristallo iridato con applicazioni di foglia d’oro (1930) e cinghialetto in vetro pulegosto (1928-1929)


La produzione della due manifatture, la Maestri Vetrai Muranesi Cappellin & C. e la Vetri Soffiati Muranesi Venini & C., è documentata nella seconda sala. Qui sono esposti oggetti riferibili alla presenza a Murano di Carlo Scarpa, ideatore di forme e tessuti vitrei innovativi di grande successo, che nel 1926 iniziò con Cappellin una collaborazione durata fino al fallimento della ditta nel 1931. In seguito Carlo Scarpa passò alla Venini dove rimase fino all’interruzione dell’attività per cause belliche nel 1943 e per un breve periodo nel dopoguerra, fino al 1947. Oltre alle opere di Scarpa la sala ospita esemplari della produzione Venini degli anni tra il 1925 e gli anni ’60 e una miscellanea di prodotti di altre ditte attive in laguna e di altri autori significativi che testimoniano l’alta qualità diffusa della produzione muranese. Vi si incontrano Napoleone Martinuzzi, Tomaso Buzzi, Tyra Lundgren, Paolo Venini, Massimo Vignelli, Fulvio Bianconi, Toni Zuccheri, Alfredo Barbini, Archimede Seguso, Flavio Poli, Tapio Wirkkala, Guido Balsamo Stella, Giuseppe Barovier e Guido Bin, pseudonimo di Mario Deluigi. Non mancano contemporanei come i Santillana, Sergio Asti e Luciano Gaspari. Il terzo e ultimo settore è dedicato ai vetri da mensa, beni di consumo destinati ad un utilizzo effimero e pertanto testimonianza particolarmente rara ed interessante. Gran parte dei pezzi in collezione fanno riferimento ai modelli creati da Zecchin negli anni ’20. Sono documentati esempi di vetri veneziani di età precedente, come un insieme di vetri Luigi XVI in cristallo sfaccettato con decorazioni in oro ed una campionatura di bicchieri storicistici con decoro di smalti policromi o incisi a ruota. Sono presenti anche cristalli da tavola di produzione non muranese di gusto Belle Époque e alcuni esempi di cristalleria boema commercializzati a Venezia dalla Compagnia Venezia Murano.




Informazioni e prenotazioni:
Galleria d’arte moderna «Carlo Rizzarda»
tel 0439/885234-242
museo@comune.feltre.bl.it
https://www.visitfeltre.info/

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