martedì, Dicembre 3, 2024
HomeLifestyleViaggiHilton Molino Stucky: Venezia senza segreti

Hilton Molino Stucky: Venezia senza segreti

Tempo di lettura: 5 minuti

5 team members del noto Hotel raccontano la loro vita a Venezia, attraverso la propria quotidianità, aneddoti e curiosità. Uno spaccato inedito, da insider, alla scoperta del volto più autentico della città più incredibile del Mondo

VENEZIA – Nella sua millenaria storia, Venezia è stata raccontata da scrittori, poeti ed artisti: ognuno, nel suo genere, ha celebrato il fascino di una città che è veramente unica al Mondo. Un tesoro per l’umanità intera, che custodisce un inestimabile patrimonio artistico, architettonico e culturale. Hilton Molino Stucky contribuisce oggi a questa straordinaria narrazione, interpellando 5 team members sulla propria esperienza di vita e di lavoro nella Serenissima, cercando di carpire da ciascuno un segreto sulla città.

Autoctoni, o veneziani d’adozione, i cinque intervistati raccontano del loro speciale rapporto con questo posto magico: una particolarissima guida, non redatta da esperti del settore, ma da chi vive tutti i giorni lo spirito di Venezia, avendo la possibilità di fare esperienze abitualmente sconosciute ai visitatori.

ANNIMI RACCONTA LA “SUA” VENEZIA DI NOTTE

Annimi, oggi Sales Executive, ha iniziato la propria carriera presso Hilton Molino Stucky come receptionist. Il piacere di vivere e lavorare in una città a misura di pedone è uno degli aspetti di Venezia che ama maggiormente: “Quando lavoravo al ricevimento, uno degli aspetti più belli della mia giornata era la passeggiata nel cuore della notte in Piazza San Marco verso casa. Appena scesa dal vaporetto a San Zaccaria camminavo spedita verso la Piazza, grande era la voglia di assaporare quella bellezza, che sembrava essere lì solo per me. La luna colorava la laguna e i “masegni”, mentre timidamente l’isola di San Giorgio mi affiancava silenziosa. Non appena svoltavo l’angolo di Palazzo Ducale, la Piazza mi abbracciava, il campanile e le Procuratie di San Marco con lei. Mi voltavo. L’orologio mi sorprendeva. I mosaici mi salutavano. Il silenzio della notte dominava. Venezia è bellissima, ma non è mai stata così bella come in questi giorni e il mio consiglio ai visitatori è di scoprirla di notte percorrendo le sue calli, per poter stabilire una connessione di un intimità che non dimenticherete mai ”.

Foto di Gerhard G. da Pixabay

CONSTANCE CI SVELA LA DIMENSIONE UMANA DI VENEZIA

Constance, PA to GM e Responsabile Relazioni Istituzionali, non è nata a Venezia, ma vive qui da 10 anni; sposata con un veneziano, rimane una “foresta”, come i veneziani usano definire coloro che vengono da fuori. Constance era abituata a vedere una Venezia piena di turisti, ma l’attuale situazione le ha permesso di fare una riflessione sull’autentica bellezza della città: “In questo periodo storico particolare, in un anno che ha visto un afflusso turistico molto inferiore, la città ha riscoperto appieno la sua autenticità ed è semplicemente un privilegio per coloro che hanno la fortuna di visitarla in questa fase storica di certo unica. Una Venezia inedita nella quale i rapporti umani sono tornati ad essere importanti: scambiarsi sorrisi e fare “ciacoe” con gli sconosciuti è una cosa normale.

Una Venezia in cui, grazie al distanziamento sociale, mentre si cammina, si può persino assistere ad un briefing di uno chef con la sua brigata sulla fondamenta fuori dal ristorante… una scena inusuale che ho vissuto in prima persona e che mi è piaciuta tantissimo.

Dopo 10 anni non mi sono ancora abituata alla bellezza di questo museo a cielo aperto e forse non ci si abitua mai perché il cielo, come il mare, non è mai uguale a se stesso. E ci sono albe e tramonti che paiono fuoco e allora capisci Tintoretto, Tiepolo e Canaletto…”

GIOVANNI DESCRIVE UNA VENEZIA TRA MARE E SPORT

Giovanni, Maitre Hotel, originario di Taormina, racconta come, nel contesto attuale gli sia stato possibile individuare aspetti positivi, quasi magici, che valgono la pena essere vissuti al meglio. Un momento duro per chi è abituato a vivere in mezzo alla gente, con un blackout improvviso dei contatti, dai clienti ai propri colleghi, senza dimenticare la mancanza dei ritmi abituali del suo lavoro, una vera passione. In questo tempo sospeso, Giovanni è riuscito a guardare avanti grazie allo sport, che ha innescato un percorso di rinascita e riscoperta.“Lo sport è sempre stato parte integrante della mia quotidianità. Quando ho tempo la mattina mi sveglio, indossa abiti sportivi ed esco a correre lungo i Murazzi. Una mattina camminando ho notato una piccola anatra che aveva deposto delle uova. Il giorno dopo mi sono ripresentato nello stesso posto, le uova si erano schiuse, ho visto nascere e crescere i piccoli. Il silenzio e la quiete che stiamo vivendo contribuiscono alla rinascita della natura che riprende il proprio spazio, e noi con lei. Quando penso al momento che stiamo attraversando, rifletto sulle opportunità che la vita mi sta presentando: Venezia è cambiata, è tornata a risplendere del suo più autentico splendore e con lei i suoi visitatori. Sono Maître del Ristorante Aromi da 9 anni, tanti sono i clienti che ho incontrato: dai più istintivi nella scelta del piatto, ai più simpatici durante il servizio ma mai così riflessivi, consapevoli e attenti al dettaglio come oggi. La clientela è cambiata, le necessità sono diverse e più raffinate, gli ospiti si affidano alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti, caratteri vincenti del nostro Ristorante Gourmet”

KARINE CI INVITA A PERDERCI TRA LE CALLI PER SCOPRIRE L’AUTENTICO SPIRITO DI VENEZIA

Karine, Direttrice Operativa, vive a Venezia da 4 anni. Il turismo slow di questo periodo è, secondo Karine, un elemento straniante per una città che era abituata a vedere animata dall’andirivieni di turisti. “Venezia è bella, ma vederla così vuota mi meraviglia ancora di più. Puoi apprezzare la storia di ogni palazzo, la natura che riprende i propri spazi, ma soprattutto il silenzio che lascia davvero senza fiato. Il momento che preferisco è a fine giornata quando cammino per rientrare a casa: sento lo spirito della città. Si potrebbe scrivere un libro osservando le persone che camminano per la città, i bambini che giocano nelle calli. Uno dei luoghi che preferisco è la Scala del Bovolo, toglie il fiato. Un consiglio: il miglior modo di visitare Venezia non è seguendo il GPS,ma lasciandosi andare facendosi sorprendere dalla magia della città, magari perdendosi nelle calli”.

NICOLE TESTIMONIA LA VENEZIA DI MAMME E BAMBINI

Nicole, Guest Relations Manager, racconta di una Venezia vista con gli occhi di una mamma. Se è vero che la città affascina gli adulti, per i bambini è ancora più sorprendente. Destinazione romantica per definizione, Venezia ha tanto da offrire per una vacanza kids friendly: “Venezia è magica e già solo per questo incanta i bambini. Con i suoi canali e le sue barche, senza parlare delle gondole. Ricordo ancora la prima volta che mio figlio è ritornato in barca attraverso il Canal Grande. Che meraviglia nei suoi occhi nel rivivere la sua città che tanto gli mancava! Senza parlare della caccia al Tesoro che abbiamo potuto fare, per la prima volta in una Venezia meno affollata, attraverso campi e campielli alla ricerca della storia di questa città che tanto affascina. Nonché la visita a Burano con le sue case colorate. Non abbiamo potuto non scattare foto uniche che conserveremo tra i nostri ricordi. Senza considerare la possibilità di andare in spiaggia a pochi minuti dal centro città. Ciò che rende Venezia unica per i bambini è la libertà e la sicurezza con cui si possono muovere!”

Scoprite cosa fare a Venezia ancor prima di arrivare. Che stiate visitando la città con la famiglia, che siate alla ricerca di una fuga dalla quotidianità o alla scoperta di una Venezia inusuale svariate sono le opzioni per rendere il vostro soggiorno indimenticabile. Per maggiori informazioni, consultare il sito web.

Comunicato stampa Hilton Molino Stucky Venezia

Most Popular

Recent Comments