venerdì, Novembre 22, 2024
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Operazione “Banchina pulita”: la polizia locale di Venezia sequestra 2,1 chili di eroina

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VENEZIA – Oltre due chilogrammi di eroina sequestrata per un valore al dettaglio superiore ai 100mila euro, due spacciatori arrestati e 20 agenti della Polizia locale entrati simultaneamente in azione. E’ il bilancio di un’importante operazione di sicurezza urbana, che si è conclusa ieri, dopo tre giorni di attività infoinvestigativa nell’ambito dei programmi Oculus e Oculus plus, che prevede il pattugliamento quotidiano di 212 aree del territorio.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nella sede del Comando della Polizia locale del Tronchetto alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del comandante della Polizia locale, Marco Agostini, e del responsabile del Servizio sicurezza Urbana, Gianni Franzoi.

Grazie all’attività ispettiva e ad alcune segnalazioni da parte dei cittadini – ha spiegato Franzoi – l’attenzione degli operatori della Polizia locale si è concentrata su un’area abbandonata all’interno dell’area industriale di Marghera in via Banchina dei Molini, dove era stato notato un via vai di tossicodipendenti dalla vicina via Fratelli Bandiera. Sospettando che l’area venisse utilizzata come base operativa di attività illecite, la Polizia locale ha installato delle telecamere controllate da remoto dagli agenti per monitorare la situazione. Osservare quanto avveniva all’esterno dello stabile non era sufficiente, bisognava capire cosa succedesse all’interno. Alcuni agenti si sono quindi appostati sui tetti della fabbrica abbandonata con teleobiettivi e telecamere ad alta risoluzione e hanno potuto osservare nel dettaglio le attività illecite in corso, che coinvolgevano due spacciatori pluripregiudicati e cinque tossidipendenti. Si è quindi deciso di passare all’azione con personale del Nucleo Operativo, cinofilo e Pronto impiego. In un’area verde, a ridosso di capanne di fortuna, i cani antidroga hanno trovato interrati sotto 30-40 cm di terriccio 2,1 chili di eroina, sufficiente per confezionare circa 7mila dosi singole da 0,3 grammi. All’interno delle baracche è stata inoltre rinvenuta ulteriore eroina, pronta per la cessione, della cocaina confezionata per lo spaccio al dettaglio, un bilancino di precisione, 820 euro in contanti e un coltello utilizzato per frammentare la sostanza stupefacente.

I due spacciatori, di cittadinanza tunisina, di 37 e 34 anni, sono stati arrestati e portati nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, su disposizione del Sostituto procuratore di turno. All’interno delle capanne sono stati trovati anche cinque tossidipendenti, quattro ragazze e un cinquantenne. Una delle giovani, che nascondeva nel reggiseno una considerevole dose di eroina e 36 pastiglie di benzodiazepine senza prescrizione medica, è stata indagata in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestrati anche tutti i telefoni ritrovati su cui verranno effettuate ulteriori valutazioni.

Nel 2020 – ha spiegato Franzoi – 100 spacciatori sono stati colti in flagranza, sono stati effettuati quasi 300 sequestri di sostanze stupefacenti e 50 daspo urbani per questioni legate alla droga. “Questa – ha commentato – non è un’attività che s’improvvisa, è il risultato di una professionalità maturata nel corso del tempo”.

Soddisfazione è stata espressa dal Comandante della Polizia locale, Marco Agostini, che ha definito l’operazione straordinaria.

La lotta alla droga e al degrado – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – è un orgoglio per l’Amministrazione comunale, ma anche per gli operatori che tanto si impegnano. Il mio ringraziamento – ha aggiunto il primo cittadino – va al comandante Agostini che ha condiviso cinque anni fa la strategia intrapresa, scegliendo di investire e finanziare il potenziamento del Corpo di Polizia locale con nuove forze giovani e motivate. Mestre non è la capitale della droga, è la capitale in cui viene rintracciata. In questi cinque anni abbiamo sequestrato oltre 60 chili di stupefacente. Sappiamo che ci sarebbe bisogno a livello nazionale di una normativa più incisiva – noi abbiamo proposto il giudice di pace penale – ma continueremo a dare l’esempio”. Dopo aver espresso un ringraziamento a Gianni Franzoi, “che ha dato grande lustro al lavoro di questi giovani agenti” , a tutti gli operatori e ai cittadini che continuano a fare segnalazioni, il sindaco ha sottolineato l’importanza che lo Stato metta più uomini e più pattuglie sulle strade. Infine un messaggio ai trafficanti perché scelgano altri luoghi, visto che a Venezia avranno vita difficile e ai ragazzi affinché stiano lontani dalla droga.

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