MESTRE – Ha assunto quest’anno un significato particolare l’alzabandiera che, come da tradizione, questa mattina, in piazza Ferretto, ha aperto le celebrazioni in onore di san Michele, patrono di Mestre: la cerimonia è stata infatti il primo impegno istituzionale del secondo mandato del sindaco Brugnaro.
“Oggi – ha sottolineato nel suo discorso il primo cittadino – è un giorno particolarmente emozionante anche perché mi trovo a intervenire in questa solenne occasione proprio all’indomani della mia seconda ufficiale investitura a sindaco della città. Abbiamo alle spalle mesi particolarmente difficili duranti I quali abbiamo dovuto affrontare l’acqua granda eccezionale dello scorso novembre, un quinto referendum sulla separazione che ha sancito la nostra volontà a restare uniti e una pandemia che ha messo in difficoltà tanti nostri concittadini.
Nonostante questo abbiamo sempre dimostrato tutta la nostra compattezza e serietà nel guardare avanti, nel non farci scoraggiare e, soprattutto, abbiamo avuto il coraggio di scegliere da quale parte stare.
Ora è tempo di continuare la strada intrapresa, di coinvolgere tutti coloro che hanno veramente voglia di scendere in campo e di dare una mano per costruire assieme e senza pregiudizi il futuro dei tanti giovani che vogliono continuare a vivere in questa città.”
Presenti alla cerimonia anche il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, il questore, Maurizio Masciopinto, i rappresentanti dei vari Corpi delle Forze dell’ordine, le delegazioni delle associazioni combattentistiche. Gli onori alla bandiera sono toccati al picchetto della Polizia di Stato, di cui san Michele è il protettore
IL DISCORSO DEL SINDACO BRUGNARO:
Autorità civili, religiose e militari
Care concittadine e cari concittadini,
oggi è un giorno di festa. Siamo qui, sotto questo pennone sul quale è stata issata la nostra amata bandiera per ricordare San Michele Arcangelo, patrono di Mestre e protettore della Polizia di Stato. Nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza tutta la comunità civile, religiosa e militare è qui presente per celebrare non solo il difensore del popolo di Dio ma per dimostrare di far parte di una comunità che si raccoglie attorno alle proprie tradizioni, e che sarà sempre pronta a difenderle e a tramandarle.
Michele, con la spada e l’armatura, non è solamente colui che guida, assieme a Gabriele e Raffaele, tutti gli angeli, ma è l’Arcangelo che non ha avuto paura di rimanere fedele a Dio: non lo ha tradito e per questo è stato scelto come comandante delle milizie celesti.
Oggi, però, è un giorno particolarmente emozionante anche perché mi trovo a intervenire in questa solenne occasione proprio all’indomani della mia seconda ufficiale investitura a Sindaco della Città. Abbiamo alle spalle mesi particolarmente difficili duranti I quali abbiamo dovuto affrontare l’acqua granda eccezionale dello scorso novembre, un quinto referendum sulla separazione che ha sancito la nostra volontà a restare uniti e una pandemia che ha messo in difficoltà tanti nostri concittadini. Nonostante questo abbiamo sempre dimostrato tutta la nostra compattezza e serietà nel guardare avanti, nel non farci scoraggiare e, soprattutto, proprio come ha fatto San Michele Arcangelo, abbiamo avuto il coraggio di scegliere da quale parte stare.
Ora è tempo di continuare la strada intrapresa, di coinvolgere tutti coloro che hanno veramente voglia di scendere in campo e di dare una mano per costruire assieme e senza pregiudizi il futuro dei tanti giovani che vogliono continuare a vivere in questa città. Dobbiamo essere orgogliosi di dirci tutti veneziani, sia di terra che di acqua e, con questo auspicio, assieme alla grande emozione e responsabilità che sento nell’aver ricevuto una dimostrazione di così grande stima, auguro a tutti voi, a tutti gli agenti della Polizia e ai paracadutisti d’Italia, di continuare la vostra vita guidati e protetti dal nostro patrono.
W San Michele Arcangelo
W la nostra grande Città.
LUIGI BRUGNARO
SINDACO DI VENEZIA