giovedì, Novembre 21, 2024
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Il bilancio settimanale dell’attività della Polizia di Stato nelle stazioni ferroviarie del Veneto: 1 arrestato, 13 indagati e oltre 2.300 identificati

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VENEZIA – Continuano i controlli nelle stazioni ferroviarie e i servizi di vigilanza a bordo dei convogli: 2.332 identificati, di cui 1 arrestato e 13 denunciati a vario titolo.

È questo il bilancio dell’attività svolta dal personale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, nella settimana appena trascorsa, in particolare nelle stazioni di Padova, di Venezia-Mestre e Venezia S. Lucia, sempre interessate da un grande numero di viaggiatori in transito.

129 sono state le pattuglie Polfer impiegate in stazione, di cui 10 in abiti civili per specifici servizi antiborseggio; 13 quelle effettuate a bordo dei convogli.

Nella stazione di Padova, il personale Polfer ha arrestato un 36enne per evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Gli Agenti sono intervenuti a seguito della segnalazione di una persona che si aggirava in modo sospetto all’interno di un esercizio commerciale; alla loro vista l’uomo ha cercato, dapprima, di sottrarsi al controllo, cercando di guadagnare frettolosamente l’uscita e, una volta fermato, di scappare, spintonandoli e colpendoli.

Accompagnato in ufficio e sottoposto ad accertamenti identificativi, è emerso che lo stesso risultava aver violato il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari a cui era sottoposto.

Sempre a Padova gli operatori della Sezione Polizia Ferroviaria hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 33enne per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze psicotrope.

L’uomo è stato notato poiché, privo di mascherina, è salito a bordo di un convoglio diretto a Montebelluna e, dopo aver preso posto a sedere, si è addormentato.

Gli agenti, notando che aveva appoggiato la testa sopra un sacchetto, dal quale uscivano due voluminosi involucri ovoidali, in plastica, sono intervenuti per un controllo.

Gli accertamenti, effettuati consultando gli archivi informatici di Polizia, hanno evidenziato a suo carico diversi precedenti penali per reati inerenti gli stupefacenti.

Accompagnato in ufficio, l’uomo è stato invitato ad esibire il contenuto del sacchetto che portava al seguito, all’interno del quale i due grossi involucri sono risultati contenere diversi grammi di marijuana, destinata allo spaccio. In suo possesso è stata trovata anche una somma di 190 euro, in banconote di diverso taglio, di cui lo stesso, privo di attività lavorativa, non sapeva fornire alcuna spiegazione. Lo stupefacente e il denaro, di dubbia provenienza, sono stati posti sotto sequestro.

A seguito di attività di indagine, il personale della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentale ha denunciato all’Autorità Giudiziaria due giovani, di 18 e 20 anni, le quali, già gravate da vari precedenti penali per reati contro il patrimonio, sono state riconosciute colpevoli di furto aggravato in concorso, commesso il 14 settembre, ai danni di una viaggiatrice, a bordo di un treno regionale in partenza dalla stazione di Venezia S. Lucia.

Una delle due ragazze, inoltre, residente nella capitale, è risultata destinataria della misura preventiva della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza; a carico dell’altra, invece, è emerso un divieto di ritorno nel comune di Venezia valido fino al 2023, emesso, nell’agosto scorso, dalla Questura di Venezia.

Mercoledì 23 settembre, nella stazione di Venezia-Mestre, è stata effettuata anche l’Operazione “Alto Impatto”, una giornata di controlli straordinari, periodicamente disposta su scala nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria, finalizzata ad aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza rispetto a tutte le maggiori infrastrutture ferroviarie.

Sono state oltre 300 le persone sottoposte a controlli identificativi e decine i bagagli controllati dagli operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, coadiuvati da 8 unità del Reparto Prevenzione Crimine e 2 unità dei Cinofili della Questura.

L’attività è stata ottimizzata anche grazie all’uso di dispositivi informatici ad alta tecnologia, fondamentali per ogni accertamento in tempo reale dei documenti, e di metaldetector per un mirato controllo dei bagagli.

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