JESOLO – Il Consiglio comunale di Jesolo da il via libera al nuovo regolamento edilizio contenente i criteri e le modalità costruttive delle edificazioni e che contribuirà a definire il futuro di della Città. Lo strumento è arrivato alle battute finali della sua elaborazione nel corso degli ultimi mesi in un percorso che ha visto il coinvolgimento, oltre che degli uffici, anche dei professionisti che operano sul territorio.
Il nuovo testo rappresenta un adeguamento della normativa a fronte di un obiettivo nazionale di uniformazione degli strumenti in materia di edilizia. Rispetto alle indicazioni generali di revisione, il lavoro svolto dagli uffici comunali ha richiesto una necessaria integrazione per tenere conto delle specificità del territorio e delle caratteristiche costruttive tipiche della realtà di Jesolo. In tal senso è stato significativo il dialogo con rappresentanti delle categorie professionali degli ingegneri, architetti e geometri che si occupano ogni giorno di dare attuazione alle disposizioni contenute nei regolamenti nei progetti di sviluppo edilizio.
Importante nel nuovo regolamento è il passaggio della quantificazione della capacità edificatoria da volume a superficie. Nella sostanza non si ragionerà più in termini di metri cubi ma di metri quadri con l’individuazione di un parametro standard per garantire una invarianza nella conversione e tutelare il diritto edificatorio. Il cambio si tradurrà in una maggiore espressività architettonica nella tipologia e nelle forme di costruzioni.
“Per Jesolo l’approvazione del nuovo regolamento edilizio è un importante risultato che contribuirà a definire anche i canoni stilistici del futuro edilizio di Jesolo. Parliamo non necessariamente di criteri per le nuove edificazioni ma anche per le ristrutturazioni e riqualificazioni del patrimonio immobiliare esistente, in particolare quello alberghiero – dichiara l’assessore all’Edilizia Privata della città di Jesolo, Flavia Pastò –. La votazione del testo era fondamentale perché ha permesso di integrare le indicazioni nazionali con le specificità del nostro territorio che difficilmente avrebbero trovato espressione nelle linee guida generali”.